Sangalli: attenti a non punire i redditi bassi
Finanziare il debutto della flat tax con un aumento dell’iva? Il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli non vuole nemmeno sentirla come ipotesi.
Sarebbe una sorta di scambio: meno imposte dirette e più imposte indirette. Perché no?
«L’aumento dell’iva si tradurrebbe in un maggiore prelievo fiscale a carico dei redditi bassi. Inoltre indebolirebbe i consumi in una fase di evidente rallentamento della crescita. E poiché sono i consumi interni a essere la componente fondamentale della crescita, il risultato alla fine sarebbe un clamoroso autogol».
La maggioranza di governo ha vinto le elezioni sventolando le bandiere di flat tax e reddito di cittadinanza. Ora servono risorse.
«Su come trovare le risorse, non tocca certo a me dare consigli. Posso solo ribadire alcuni principi di buon senso. E cioè una coraggiosa spending review sulla spesa pubblica improduttiva e l’utilizzo degli spazi di flessibilità che si riusciranno a concordare in sede europea».
Intanto i mercati mostrano insofferenza.
«I mercati chiedono certezze. Il miglior antidoto a questo nervosismo sta nel chiarire al più presto l’impostazione di fondo della prossima legge di bilancio. Ma, come ho ripetuto all’assemblea di Confcommercio, sull’iva non si tratta e non si baratta».