Mura si dimette dalla Camera Di Maio: lo denunciamo
CAGLIARI Doveva essere un addio senza rancore, è un arrivederci in tribunale. Andrea Mura ha deciso: espulso dal gruppo 5 Stelle, «senza essere ascoltato né poter replicare alle accuse», si è dimesso da deputato. «Non ha più senso restare — ha scritto al presidente della Camera Roberto Fico — torno al mio mondo, allo sport e al mare».
Uno schiaffo a chi dava per scontata l’adesione al Gruppo misto, per mantenere la cospicua indennità parlamentare. Rotta di collisione inevitabile dopo le polemiche precisazioni della lettera e soprattutto un passaggio :«Ho subìto danni enormi e agirò in tutte le sedi per difendere la mia reputazione». Che forse non è stato ben valutato dai capigruppo D’uva e Patuanelli: «Vogliamo ringraziarlo — hanno commentato a caldo —. Il suo è un gesto che abbiamo apprezzato». Non ha apprezzato, invece Luigi Di Maio, che ha fatto sapere di aver dato incarico di intraprendere azioni legali a tutela del Movimento «per danno d’immagine».
Dalle istituzioni alle aule giudiziarie. Mura si dice vittima di un «linciaggio mediatico» scatenato da «accuse ignominiose basate su fatti inesistenti, che nessuno ha mai voluto verificare». Assenteismo? «Ho partecipato alla stragrande maggioranza delle sedute della Camera, sono mancato soltanto a 7, per impegni sul territorio e una breve malattia». Di Maio si appellerà al rispetto del codice sottoscritto dagli eletti che prevede per i «disertori» anche sanzioni fino a 100 mila euro.
Mura ha poco da aggiungere: «Mi sono tolto un peso». Il neocandidato M5S a presidente della Regione Sardegna Mario Puddu nota: «Mi ero sbagliato sul politico ma non sull’uomo. Tanti furbi la fanno franca, lui è stato coerente. Che ne è dei 10 parlamentari più assenteisti di Mura?». Intanto il collegio di Cagliari è vacante, il velista aveva sconfitto il forzista Ugo Cappellacci. Alle elezioni suppletive, nel centrodestra sardo c’è chi spera in una candidatura suggestiva: quella di Silvio Berlusconi, che ha sempre considerato la Sardegna la sua seconda residenza.