Corriere della Sera

«Viktor Orbán è andato oltre» Cresce il disagio tra i popolari Ue

- Luca Angelini

Che la presenza degli ungheresi di Fidesz, il partito del premier Viktor Orbán, nei banchi dei Popolari europei (Ppe) all’europarlam­ento, provocasse diversi mal di pancia, è noto. Ora Anna Maria Corazza, baronessa romana sposata all’ex premier svedese Carl Bildt ed europarlam­entare per la Svezia nel Ppe, ha deciso di gettare il sasso nello stagno. In un intervento nella sezione Opinioni del sito Politico Europe, molto seguito a Bruxelles, ha ricordato che, in passato, il Ppe ha più volte messo in guardia i colleghi ungheresi sul rischio di varcare la linea rossa. «Quella linea — scrive — è stata oltrepassa­ta il mese scorso, quando Orbán ha dichiarato, a un evento sull’eredità di Helmut Kohl, che il modello ungherese di democrazia “illiberale” sarà la forza che rivitalizz­erà l’europa e il Ppe». Peccato che «mentre Kohl ha unito l’europa rimettendo assieme l’est e l’ovest, Orbán sta polarizzan­do il Continente nel tentativo di separarli». L’ufficio stampa di Orbán ha replicato contestand­o l’accuratezz­a del virgoletta­to attribuito­gli, ma poco cambia, visto che più volte il premier di Budapest ha difeso la democrazia «illiberale» (e non soltanto a parole). E se i seggi di Fidesz fanno comodo al Ppe, per Corazza Bildt «il più grosso pericolo per il nostro partito è un attacco ai nostri valori, non le potenziali ricadute per la nostra decisione di difenderli». Di qui la richiesta di un dibattito trasparent­e sul caso Orbán, nel Ppe, prima del congresso del partito di novembre, a Helsinki. Ma l’invito sarà raccolto, per dire, dalla Csu bavarese (parte autorevole del Ppe), ai cui congressi Orbán è da anni ospite fisso?

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