Quali sono le precauzioni per evitare il contagio
1 Che cos’è la legionella?
È un batterio che vive in ambienti acquatici a una temperatura compresa tra i 25 e i 45 gradi. Quindi laghi, fiumi ma anche impianti idrici e torri di raffreddamento.
2 Come si trasmette?
Inalando goccioline d’acqua contaminata. Il microrganismo raggiunge così gli alveoli polmonari. Ma non si trasmette da persona a persona e nemmeno bevendo acqua.
3 Quali sono i sintomi della legionellosi?
Ci infezione. leggera sono e due viene La forme prima definita di è più febbre di Pontiac, con Il paziente sintomi ha simil-influenzali. temperatura alta per tre o quattro giorni e poi guarisce. La malattia del legionario invece è la forma più aggressiva e ha come bersagli i polmoni e le vie respiratorie.
4 Come si distingue da una banale affezione delle vie respiratorie?
In ospedale si effettua un esame veloce, cioè la ricerca degli antigeni urinari. Se il risultato è positivo, si fanno analisi più approfondite per individuare di quale specie di legionella delle oltre 50 si tratta. La più frequente per l’uomo appartiene al sierogruppo 1.
5 Chi è più a rischio?
Chi ha basse difese immunitarie, come i malati cronici e gli anziani.
6 Si può guarire dall’infezione?
La patologia è facilmente curabile con antibiotici specifici se accertata nei primi giorni in cui si manifesta. Il periodo di incubazione varia dai due ai dieci giorni. Può essere letale nell’otto per cento dei casi.
7 Bresso conta 52 contagi di legionella in tre settimane. Si tratta di un caso raro?
In Italia non ci sono mai stati altri episodi di tale portata. Un precedente si è registrato a Parma nel 2016, con una trentina di contagi.
8 Come ci si difende dal batterio?
È necessario pulire i filtri dei rubinetti. Totalmente condivisibili le raccomandazioni dell’ats (ex Asl) di Milano di far scorrere a lungo l’acqua calda con le finestre aperte prima di fare la doccia.
9 Come si identifica la causa dei contagi?
Bisogna effettuare centinaia di campionamenti di acqua per accertare la presenza di legionella e i risultati vanno messi in relazione con l’ambiente. Molto spesso non si arriva a individuare la «pistola fumante».
(ha risposto Oscar Di Marino, esperto di legionella e direttore medico dell’ospedale Bassini di Cinisello Balsamo, Milano)