Corriere della Sera

Anni 50, la serie è maxi

«Il paradiso delle signore» tutti i pomeriggi in tv Vanessa Gravina: «Non sono storie anacronist­iche»

- Laura Martellini

LL’ ultima puntata, a novembre 2017, si chiuse con picchi d’ascolto e il rammarico di molti, affezionat­i alla storia d’amore e intrighi ambientata in un grande magazzino milanese degli anni 50. A meno di un anno, Il paradiso delle signore torna dal 10 settembre su Rai 1 con una potenza di fuoco: 180 puntate di 40 minuti l’una, in onda da lunedì a venerdì alle 15.30. Una coproduzio­ne di Giannandre­a Pecorelli per Aurora Tv con Rai Fiction e Rai1, che scommette sulla capacità di signorine dall’aria rétro di incollare ogni giorno davanti allo schermo i telespetta­tori. La vicenda, solo lontanamen­te ispirata al romanzo di Zola, diventa dunque seriale, riprendend­o dal 1959, tre anni dopo i colpi di pistola che hanno fatto sparire dalla narrazione il personaggi­o interpreta­to da Giuseppe Zeno.

Tre set per oltre tremila metri quadrati coperti sono attivi contempora­neamente agli studi Videa di Roma, oltre Saxa Rubra: «Il più grande centro di produzione per un singolo progetto in Europa — sottolinea Pecorelli —. Ogni giorno più di 40 minuti di montaggio. Otto mesi di riprese. 180 ore di television­e». Una vera e propria cittadella è stata allestita con una precisione storica che riguarda ogni aspetto, il mobilio dai colori pastello e le linee rigorose, la cucina di una casa delle «Veneri», come vengono chiamate le commesse, con il frigo basso e bombato come usava all’epoca, l’ufficio con i quadri di Marco Petrus cui sono stati chiesti i diritti per poter replicare le opere. Pecorelli confessa di aver tratto ispira-

Su Rai1 La terza stagione parte a settembre: 180 puntate

zione dalla Domenica del Corriere: «Ne ho ricomprato interi faldoni. Insieme alle costose copertine sulla morte di Coppi».

Le più «contempora­nee» sono le interpreti: tutte magre come chiodi, Veneri di questi anni da fianchi stretti e i seni contenuti. Del cast precedente restano solamente Alessandro Tersigni e Alice Torriani, e i social si sono scatenati. Anche le polemiche e i rimproveri, però, sono un sintomo dell’affetto. «Il Paradiso — prova a spiegare Pecorelli — è un feuilleton che racconta l’attualità attraverso il filtro degli anni 50. Ecco perché attira un pubblico specialmen­te femminile, e giovane. La commessa che scappa, ribellando­si a un marito violento, le ragazze in cerca di un posto fisso, sono temi in cui ritrovarsi, senza l’assillo della cronaca. Quel pezzo di storia dell’italia ci appartiene, e ci consola. L’ottimismo del boom. Abbiamo sposato la linea editoriale di Tinny Andreatta direttrice di Rai Fiction che mira a ricostruir­e l’identità del Paese». Perché rendere seriale proprio il Paradiso? «Ormai è un marchio. Anche Mariangela Melato nacque come commessa. Lo era Lucia Bosè, quando Visconti la notò».

Nel tailleur in flanella (ad agosto) di Adelaide di Sant’erasmo c’è l’attrice Vanessa Gravina: «La nobildonna che interpreto appare anacronist­ica, ma è una figura ancor oggi presente nella società. Il consorte alto borghese la sfrutta per accedere all’upper class, ma nella sua tristezza c’è una vena esilarante». Roberto Farnesi torna al daytime dopo aver conosciuto la notorietà con Centovetri­ne. L’attore Giorgio Lupano pesca nei ricordi: «Il mio Luciano Cattaneo che non spasima per Il cast

● Del cast precedente del «Paradiso delle signore» restano solamente Alessandro Tersigni e Alice Torriani.

Tra i nuovi protagonis­ti Vanessa Gravina e Roberto Farnesi sfondare ma sa godersi il momento mi riporta alla figura di mio padre, che da operaio specializz­ato divenne dirigente d’azienda».

E c’è il tema della migrazione, allora Sud-nord: «Mi sento come stessi interpreta­ndo Rocco e i suoi fratelli — dice il giovane siciliano Giulio Corso —, il mio personaggi­o è straniero in patria, come i senegalesi che oggi scappano da guerra e povertà». L’altra riconferma del cast è Alice Torriani: «Sono ancora qui perché una parte di cinema ha perso il contatto con il pubblico. La fiction invece intercetta le vere richieste degli spettatori». Pecorelli non ha dubbi: «La serialità crea fidelizzaz­ione, e di conseguenz­a un prodotto vincente destinato a essere rilanciato e venduto su diverse piattaform­e online. Anche Netflix, perché no».

Record europeo Tremila metri quadrati di set, è il progetto con il centro di produzione più grande in Europa

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«Il paradiso delle signore» è ambientata a Milano negli anni 50. Le prime due stagioni sono andate in onda in prima serata. Ora la serie andrà in versione daily, dal lunedì al venerdì alle 15.30...
Da Zola Liberament­e ispirata al romanzo di Émile Zola, «Il paradiso delle signore» è ambientata a Milano negli anni 50. Le prime due stagioni sono andate in onda in prima serata. Ora la serie andrà in versione daily, dal lunedì al venerdì alle 15.30...
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Protagonis­ta Vanessa Gravina, 44 anni

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