Corriere della Sera

Bomba sull’auto, ucciso lo scienziato della guerra di Assad

Asber era il responsabi­le del centro per le armi chimiche. I ribelli rivendican­o, l’ombra di Israele

- G. O.

Qualcuno ha eliminato Aziz Asber, scienziato siriano responsabi­le del centro di ricerche di Masyaf, sito dove il regime sviluppa armi chimiche e altri sistemi strategici. L’alto esponente era appena uscito dall’abitazione quando un’esplosione ha incenerito la sua auto. Attentato rivendicat­o con un comunicato dalle Brigate Abu Amara, gruppo affiliato al movimento di ispirazion­e qaedista Tahrir al Sham.

L’episodio, come altri, è circondato dalla solita nebbia di guerra. Le assunzioni di responsabi­lità possono essere fondate oppure fare da schermo fumogeno per altro. Nessuno dubita delle capacità di alcune formazioni di insorti: hanno colpito molte volte, posseggono esperienza e mezzi, hanno quinte colonne a far da sponda. Ma tutto questo non esclude un altro scenario, scontato quanto reale. Ossia il coinvolgim­ento di Israele che, al solito, lascia che le news circolino in quanto fanno comunque il suo gioco.

Il sospetto su una mano israeliana deriva da quanto avvenuto nel recente passato. Il network di impianti che fanno a capo al centro ricerche è stato spesso il target di raid aerei, azioni lanciate dallo Stato ebraico per contrastar­e le attività del regime e la sua collaboraz­ione in campo militare con l’iran.

L’eliminazio­ne di ufficiali, ricercator­i, figure chiave è parte di un conflitto che è definito segreto ma è nota a tutti. Non solo. L’uccisione di alcune personalit­à è iniziata ben prima della rivolta popolare contro gli Assad, con alcune operazioni clandestin­e con le quali il Mossad ha assassinat­o bersagli umani di rilievo, compreso un generale esperto di missili centrato dal fuoco di un cecchino appostato su uno yacht. Era l’agosto del 2008, a Tartus.

Gli attacchi, peraltro, oltre al valore tattico, rappresent­ano dei messaggi diretti ai russi. È in corso un negoziato difficile con Putin, una trattativa che nelle intenzioni di Israele dovrebbe portare alla partenza di iraniani e Hezbollah dalla Siria. Mosca ha replicato offrendo un ripiegamen­to anni e 5 mesi è il tempo trascorso dall’inizio della guerra civile in Siria, cominciata nel marzo del 2011. Non esiste un conto ufficiale dei morti del conflitto, che sarebbero più di 500 mila dei miliziani khomeinist­i di circa 100 chilometri dalle alture del Golan. La partita è aperta e lo Stato ebraico non si sente vincolato, quindi appena può incide mentre più a Est la tensione risale per le esercitazi­oni navali dei pasdaran, le minacce su Hormuz e un nuovo pacchetto di sanzioni Usa contro Teheran.

A loro volta gli insorti muovono provando a mostrare di avere ancora frecce. Da qui le ipotesi che si sovrappong­ono lasciando come unica certezza la morte di Aziz Asber.

Il ricercator­e

Gli studiosi vicini ad Assad sono stati colpiti in agguati già prima della guerra

 ??  ?? Chi era ● Il dottor Aziz Asber era responsabi­le del Centro di ricerca e sviluppo scientific­o siriano di Masyaf sulle armi chimiche
Chi era ● Il dottor Aziz Asber era responsabi­le del Centro di ricerca e sviluppo scientific­o siriano di Masyaf sulle armi chimiche

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