Giulio tormentato, la Brexit di Coe E «la Lettura» riscrive le favole
Nel numero in edicola fino a sabato la terza puntata del romanzo a staffetta: ora tocca a Missiroli
Giulio è scisso fra due amori: la fidanzata, Laura, e il fidanzato, Emiliano, figlio di un uomo che sembra avere un conto da regolare (con il padre di Giulio, Umberto Chemeri, e con il futuro suocero). Questione che andrebbe chiusa il prima possibile, perché «è meglio per tutti».
Prosegue così la terza puntata del «Romanzo italiano». Questa settimana, nel nuovo numero de «la Lettura» (in edicola fino a sabato 11), è Marco Missiroli a firmare il nuovo episodio della storia collettiva. Le vicende della famiglia Chemeri e quelle dei Dell’abate sono nate con l’incipit di Sandro Veronesi (il 22 luglio scorso), seguito da Silvia Avallone (il 29). Dopo Missiroli (in edicola questa settimana), la staffetta letteraria proseguirà con Fabio Genovesi (12 agosto), Emanuele Trevi (19 agosto), Teresa Ciabatti (26 agosto), Mauro Covacich (2 settembre) e Maurizio de Giovanni (9 settembre).
Giulio, che, scrive Missiroli, è un ragazzo «liminare, ovvero tenacemente attaccato alla metà di qualcosa — né la vita né il trapasso —, senza nessuna idea di dove stare, destinato a un purgatorio», trova un po’ di serenità solo negli abbracci della corpulenta Laura. E oltre ai pensieri che ronzano intorno a Emiliano, a tormentarlo c’è anche l’immagine della madre che entra in una casa estranea. Davvero sta tradendo suo padre?
Il racconto a staffetta è pubblicato nelle pagine centrali dell’inserto, così da poter essere sfilato e conservato (per il titolo bisognerà aspettare il finale). Inoltre, ogni puntata è rappresentata dall’opera di un artista: dopo Mimmo Paladino e Michelangelo Pistoletto, ora tocca a Nino Longobardi.
Spazio anche alle firme straniere. Questa settimana è In alto, particolare di un disegno di Francesca Capellini per «la Lettura». Qui sopra, la cover di John Baldessari un’anteprima mondiale a chiudere il numero: un ampio stralcio del nuovo romanzo di Jonathan Coe, Middle England (in libreria per Feltrinelli dal 15 novembre). Tre pagine in cui troviamo un Paese che sta cambiando (l’inghilterra sconvolta dalla Brexit), una famiglia che sta cambiando (la morte della madre di Benjamin, il protagonista della storia). E i sogni. Anche questi stanno cambiando...
Oltre ai racconti e ai romanzi, su «la Lettura» una visual data di Davide Mancino svela i 50 libri più prestati nel 2017 nelle biblioteche di Milano e di Roma. Con un testo del libraio Alessandro Barbaglia.
E se le storie chiedessero di essere raccontate nuovamente? In edicola sei pagine lanciano una domanda figlia del «politicamente corretto»: è giusto riscrivere la letteratura, le favole, la storia col metro (e la censura retroattiva) della sensibilità contemporanea? Si confrontano sull’argomento Marcello Flores, Pierluigi Battista ed Emanuele Trevi, mentre lo scrittore Pierdomenico Baccalario racconta una fiaba per bambini ossessionata dalla «correttezza» sociale.
Tratta di storia anche un articolo di Antonio Carioti dedicato alle cinque marce su Roma partite dalla Romagna (i Galli di Brenno, i legionari di
Il dibattito
È giusto applicare alle opere di ieri il metro del «politicamente corretto» moderno?
Cesare, i patrioti nel 1831, i garibaldini nel 1867 e le squadre del forlivese Mussolini nel 1922).
Un reportage di Gianni Santucci si sofferma invece su un’altra regione: la Puglia, e la guerra malavitosa che si è scatenata dal 2015 a oggi nel Gargano (una prima inchiesta è stata pubblicata nel 2017 su «la Lettura» #297).
Tra i numerosi temi anche una riflessione del biologo Carlo Alberto Redi (con un articolo di Cristina Taglietti) sulla «fine del sesso»: cosa accadrebbe se le biotecnologie sostituissero la riproduzione sessuata? Un futuro poi non così lontano.