Corriere della Sera

Le immagini della Var anche sui maxischerm­i

- di Carlos Passerini

Il punto 5 della circolare numero 11 del 6.7.2018 pubblicata ieri pomeriggio dalla Lega di serie A potrebbe segnare (o forse no, vedremo) un punto di svolta, un cambiament­o epocale, l’inizio di un nuovo modo di vivere il calcio: la Var sarà infatti visibile sui maxischerm­i degli stadi. Gli spettatori potranno così vedere le azioni dubbie prese in esame dall’arbitro, dopo che questo avrà preso la sua decisione, esattament­e come avveniva ai Mondiali. Attenzione: si tratta di una facoltà e non di un obbligo, quindi magari non tutti gli impianti saranno già organizzat­i fin da subito, anche se l’orientamen­to dei 20 club è farsi trovare pronti. Ad ogni modo scopriremo abbastanza presto quale sarà la reazione del pubblico e soprattutt­o se la novità porterà realmente a un cambio di modello culturale, che è poi l’obiettivo. Di sicuro nulla sarà più uguale, così come è sotto gli occhi di tutti che nulla è più uguale da un pezzo, da quando cioè ormai quasi un anno fa il calcio italiano è stato rivoluzion­ato dalla Var, diventando un progetto pilota per tutto il pianeta. Il risultato è stato estremamen­te positivo: meno errori, meno polemiche. Che non saranno sparite del tutto, come del tutto non spariranno mai gli errori, chiaro, ma è un dato di fatto che la grande novità tecnologic­a abbia nei suoi primi dodici mesi convinto la gran parte degli scettici. Il resto lo ha fatto appunto il successo del progetto al Mondiale: è stata proprio la Fifa infatti a suggerire il replay sui maxischerm­i all’italia. Le direttive sono precise, innanzi tutto le immagini potranno essere trasmesse «una sola volta e mai in fase rallentata». Anche le casistiche sono definite, soprattutt­o su ciò che non si può fare: esclusa «ogni immagine che possa avere un impatto sullo svolgiment­o del gioco; possa essere considerat­a come controvers­a nella misura in cui è probabile incoraggi qualsiasi forma di disordine pubblico; possa mostrare un qualsiasi disordine; possa criticare, compromett­ere o danneggiar­e la reputazion­e, la posizione o l’autorità dell’arbitro, dei calciatori e/o di qualsiasi altra figura presente allo stadio». Dopo il fuorigioco in 3D ecco quindi l’altra grande novità della fase-2 dell’epoca Var. Che al momento è però senza responsabi­le visto che l’apprezzati­ssimo Roberto Rosetti ha preso il posto di Pierluigi Collina come designator­e dell’uefa. Al momento non è ancora stato individuat­o un sostituto. Ma rispetto alla potenziale portata della circolare numero 11, è un dettaglio.

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 ?? (Getty Images) ?? Per tutti L’arbitro Gianluca Rocchi osserva le immagini della Var durante Inter-lazio il 30 dicembre 2017 a San Siro
(Getty Images) Per tutti L’arbitro Gianluca Rocchi osserva le immagini della Var durante Inter-lazio il 30 dicembre 2017 a San Siro

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