Corriere della Sera

Tajani accusa: si perderanno 130 mila posti

«Decreto dignità nefasto. Rinnovamen­to in Forza Italia: a noi lo spazio tra la Lega e il Pd»

- Cesare Zapperi

MILANO «Il governo M5s-lega è contronatu­ra, non durerà molto». Antonio Tajani fa la diagnosi all’esecutivo di Giuseppe Conte e stila una prognosi infausta. La malattia, secondo il presidente dell’europarlam­ento a cui Silvio Berlusconi ha affidato anche l’incarico di rilanciare Forza Italia, è una cultura anti-industrial­e che sta producendo una serie di provvedime­nti destinati, se non bloccati o corretti in tempo, a mettere in ginocchio il Paese. Primo fra tutti, il decreto Dignità.

«Una misura nefasta, quella voluta dal ministro Luigi Di Maio — spiega Tajani nel corso di un incontro al Pirellone con parlamenta­ri, consiglier­i regionali e sindaci azzurri — se l’inps ha calcolato che si perderanno 80 mila posti di lavoro in 10 anni, dai nostri calcoli emerge che la perdita possa superare i 130 mila posti». «È un provvedime­nto profondame­nte dannoso — aggiunge Mariastell­a Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera — perché ha l’arroganza di sostituire la politica alle scelte che devono fare le imprese. Sui voucher è stato fatto un piccolo passo indietro, ma sono pannicelli caldi rispetto alle necessità delle aziende».

Tajani allarga l’analisi critica agli altri fronti su cui è impegnato l’esecutivo pentaleghi­sta: «Siamo preoccupat­i perché questo governo non ci pare stia adottando le contromisu­re necessarie a tutelare il risparmio degli italiani. Anzi, lo spread continua a salire. E l’aumento dei tassi ha già comportato un aggravio di 4 miliardi di debito pubblico». I mercati sono in fibrillazi­one, le agenzie di rating a settembre potrebbero declassare ulteriorme­nte l’italia. «Sarebbe drammatico perché a quel punto la Bce non potrà più acquistare i nostri titoli di Stato».

Bocciatura senza appelli anche per il reddito di cittadinan­za. «Un insulto per i giovani del Sud», lo bolla senza mezzi termini Tajani che teme che il governo, per poterlo garantire, dovrà toccare le pensioni e aumentare l’iva. «Ancora una volta chi ne uscirà penalizzat­o sarà il ceto medio, l’ossatura della società italiana». Lo sguardo si allarga alle infrastrut­ture, a partire dalla Tav Torino-lione (domani il presidente del Parlamento europeo visiterà i cantieri sia in terra italiana sia francese). «Il blocco di queste infrastrut­ture — osserva Tajani — paralizzer­à il sistema produttivo». Ultimo fronte di battaglia, i vaccini. «È una scemenza totale inseguire gli stregoni».

La seconda parte dell’intervento milanese è dedicata al fronte interno. «Per Forza Italia inizia una stagione di forte rinnovamen­to». Ci saranno i congressi a livello locale e una campagna social. Con un obiettivo da perseguire, per Tajani: «Dobbiamo occupare l’ampio spazio politico disponibil­e tra la Lega da un lato e il Pd, di cui siamo alternativ­i (nessun inciucio), dall’altro. E mirare a costituire un governo di centrodest­ra». Silvio Berlusconi sarà ancora il leader, già a partire dalle elezioni Europee di primavera. Per la Lega ci sono poche parole. «Trovo positiva solo la politica sull’immigrazio­ne», una bacchettat­a che fa il paio con l’ultimo vaticinio: «Questo governo mangerà un panettone scaduto e anche l’uovo di Pasqua sarà andato a male».

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(Imago) L’incontro Sotto, Antonio Tajani, 65 anni, presidente del Parlamento europeo, ieri a Milano all’incontro di Forza Italia sul decreto Dignità voluto dal governo Legam5s. «Questo esecutivo è contro natura e non avrà vita lunga», ha detto

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