Corriere della Sera

Rinvio sui vaccini, primo sì alla norma Ma a scuola resta l’autocertif­icazione

L’idea di un altro testo con libertà alle Regioni

- Margherita De Bac mdebac@corriere.it

ROMA Passa col Milleproro­ghe l’emendament­o firmato da Lega e Cinquestel­le che rinvia al 2019-2020 l’applicazio­ne di sanzioni per i genitori di bambini da 0 a 6 anni sprovvisti di certificat­i vaccinali. Il decreto è stato approvato dal Senato con 148 sì, 110 voti contrari e 3 astenuti. Se ne riparlerà l’11 settembre quando, su decisione dei capigruppo, è stato calendariz­zato l’avvio della discussion­e alla Camera.

Le lezioni scolastich­e quella settimana saranno già cominciate e il rischio di confusione è reale dopo i tanti segnali contraddit­tori dell’ultimo mese. All’inizio di luglio il ministro della Salute Giulia Grillo ha emanato la circolare che permette l’ingresso a nidi e asili anche ai bambini sprovvisti della documentaz­ione Asl (come avviene da 6 a 16 anni): sufficient­e la sola autodichia­razione della famiglia. Poi è arrivato a sorpresa l’emendament­o. Lega e M5S sono andati oltre nel proporre che le sanzioni previste per gli inadempien­ti scattasser­o il prossimo anno e non già ora.

E in sottofondo aleggia il disegno di legge in preparazio­ne in commission­e Sanità del Senato da parte di un gruppo ristretto che introdurre­bbe il principio della gradualità dell’obbligo vaccinale lasciando alle Regioni la decisione se applicarlo o no in base alla situazione epidemiolo­gica. Nel testo pare scompaiano anche le sanzioni. Iniziative che mirano a indebolire il sistema dell’obbligo (10 vaccini) introdotto dall’ex ministro Beatrice Lorenzin per fronteggia­re l’emergenza epidemiolo­gica.

Alla ripresa delle scuole avrà valore la circolare, dunque tutti gli iscritti entreranno, basta dichiarare che sono immunizzat­i, poi le Asl verificano. I presidi sono preoccupat­i e chiedono un incontro con la Grillo. Per Mario Rusconi, presidente di Anp-lazio: «Il clima è di confusione estrema e non è possibile che vengano diffuse informazio­ni vaghe».

Critico Antonello Giannelli, leader dell’associazio­ne nazionale presidi: «La circolare? Non è una semplifica­zione per noi». E le Regioni preparano la controffen­siva antirinvio con un ricorso alla Corte costituzio­nale, che però avrebbe tempi lunghi, o con delibere autonome. Il leader Pd Maurizio Martina ieri ha riunito la segreteria del partito, i democratic­i si preparano a ostruzioni­smo e petizione popolare: «Sarà guerra totale». Le mamme rispondono con una lettera-raccolta di firme online per bloccare la norma e tutelare i più fragili, i bambini che per problemi di deficit immunitari­o non possono fare la profilassi e, se contagiati, rischiano la vita. La protesta

I senatori dem mostrano il fotomontag­gio apparso sul web contro il medico pro vaccini Roberto Burioni ritratto come Aldo Moro (Ansa) L’appello ha raccolto 56 mila adesioni sui social e il sostegno della Società italiana di farmacolog­ia. L’obiettivo è arrivare a 75 mila.

Il tema vaccini ha monopolizz­ato l’attenzione, ma il Milleproro­ghe contiene molti altri spunti. Ok al bonus cultura per i diciottenn­i fino a tutto il 2018. I Comuni virtuosi po- tranno utilizzare gli avanzi di amministra­zione spendendo sul territorio le risorse che hanno in cassa.

Stop al mercato tutelato di gas e energia, il termine per la cancellazi­one slitta al 2020. Viene fissato al 31 ottobre l’election day provincial­e. Slitta al 31 dicembre 2019 il termine di applicazio­ne delle nuove norme sulle intercetta­zioni. Ci sarà tempo fino al 31 agosto 2019 per denunciare il possesso di piante o animali di specie esotiche invasive, slitta di due anni la riforma dell’esame di abilitazio­ne degli avvocati.

L’iter Alla Camera l’esame partirà l’11 settembre, troppo tardi per l’inizio dell’anno scolastico

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