Corriere della Sera

BERLUSCONI 1994 E CONTE 2018 COSÌ VIVONO E RISCHIANO I GOVERNI

-

Caro Aldo,

i media seguono con sempre maggiore pessimismo le vicende del governo Lega-5 Stelle sperando che cada al primo vero ostacolo. Ma se ciò si verificass­e, con quale altro governo sarà possibile sostituirl­o? Le opposizion­i sono rappresent­ate in gran parte dal Pd e Forza Italia. Se aggiungiam­o qualche altro partitino con percentual­i minime affideremm­o le sorti del Paese a chi rappresent­a circa il 30% dell’elettorato contro oltre il 60% degli attuali governanti. Il Pd è senza un vero leader e con continue lotte intestine, mentre FI, affidata a Berlusconi e al solito gruppo di fedelissim­i, annaspa e diffonde i soliti vecchi slogan. Mettiamo da parte le solite storie sui movimenti populisti e analizziam­o la realtà delle cose! Eraldo De Cicco

Caro Eraldo,

Questo governo è talmente improvvisa­to, e rappresent­a un cambio di stagione così netto, che l’unico paragone possibile è con il 1994. Allora Berlusconi durò sei mesi. Non perché ricevette un avviso di garanzia, ma perché la sua coalizione si spaccò: la Lega rifiutò di votare la riforma delle pensioni. Allora però esisteva un’opposizion­e, composta dalla sinistra e dal partito popolare, che con la Lega diede vita al cosiddetto ribaltone. Oggi l’opposizion­e è debolissim­a. E se si tornasse a votare si indebolire­bbe ulteriorme­nte. Il governo Conte può cadere o sotto la pressione di una crisi finanziari­a internazio­nale — che ovviamente nessuna persona di buonsenso si augura —, come quella che nel novembre 2011 portò alle dimissioni dell’ultimo governo Berlusconi.

Oppure per decisione di Salvini, che potrebbe essere tentato dalla prospettiv­a di incassare il 30 per cento che gli attribuisc­ono i sondaggi, ricostruen­do la coalizione di centrodest­ra. Va detto però che Salvini almeno per il momento preferisce governare con Di Maio piuttosto che con il suo vecchio alleato. Renzi e Berlusconi che per motivi diversi tentano di rimotivare i propri sostenitor­i, dicendo che «toccherà di nuovo a noi molto prima del previsto», sbagliano. Ma il cinismo con cui Lega e Cinque Stelle hanno fatto in campagna elettorale promesse impossibil­i, cumulandol­e poi nel mitico contratto, rischia di costare caro non tanto a loro, quanto agli italiani. Indebitarc­i per fare investimen­ti e creare lavoro può avere un senso; farlo per pagare sussidi e/o comprare consenso è un suicidio.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy