Corriere della Sera

La Vigilanza pressa: subito il presidente Rai

Lettera al cda (che oggi si riunisce) «frena» Foa: no alle nomine. Di Maio: consiglio pienamente operativo

- Paolo Conti

Oggi alle 16 consiglio di amministra­zione Rai, riunione difficilis­sima. All’ordine del giorno nomina del presidente più varie ed eventuali. La nomina è stata richiesta ieri dal presidente della commission­e di Vigilanza, Alberto Barachini, con una lettera al cda Rai inviata dopo un voto all’unanimità dell’ufficio di presidenza: « Si ricorda l’urgenza e si sollecita l’adozione della nuova delibera di nomina del presidente » . Con una sottigliez­za diplomatic­a, per raggiunger­e l’unanimità, si parla di « nuova delibera » e non di « nuovo presidente » , in modo da non chiudere formalment­e la strada a una rielezione di Foa. Ma ieri, al settimo piano di viale Mazzini, si dava per certo che il consiglio non tornerà a votare Foa proprio per evitare un’altra bocciatura, anche se, in serata, l’amministra­tore delegato Fabrizio Salini ha fatto sapere alla Vigilanza che la nomina del presidente è all’ordine del giorno, così come i contratti per Un posto al sole e per i diritti sportivi. Del resto il vicepremie­r Luigi Di Maio è stato chiaro: « La Rai è pienamente operativa con un consiglio di amministra­zione e un amministra­tore delegato. Finché non si trova un’intesa trai gruppi è inutile rimandare un nome. P rimasi trova l’intesa e poi eleggiamo il presidente. Il problema è che noi non stiamo cedendo alla lottizzazi­one politica » .

E la polemica si scatena. Nella lettera—alla quale sono allegati tre pareri giuridici — si chiede al cda di « astenersi dal procedere ad altri atti, quali ad esempio le nomine di direttori di rete, di canale, di testata » . Secondo la Vigilanza il consiglier­e anziano Marcello Foa non può svolgere le funzioni di presidente e il cd a deve occuparsi solo dell’ordinaria amministra­zione con atti« dei quali la commission­e chiede di essere tempestiva­mente informata » . Per il segretario della Vigilanza, il leghista Massimilia­no Capitanio, « il contenuto della lettera non rispecchia l’esito della discussion­e avuta in commission­e: noi auspichiam­o sempliceme­nte che, nel ri- spetto dei ruoli, si arrivi alla nomina del presidente della Rai » . I l componente del Pd Francesco Verducci sottolinea invece che « sul cda Di Maio sbaglia, perché non è pienamente operativo visto che senza la nomina del presidente non è legittimat­o né giuridicam­ente né politicame­nte a fare nulla » . E su Twitter Mara Carfagna, di Forza Italia, scrive: « Nel governo, tanto per cambiare, litigano. L’ultimo bisticcio, per le poltrone, paralizza nientemeno che la tv di Stato. Dopo due settimane sprecate si ricomincia daccapo » .

Nell’attuale consiglio non sembrano esserci figure capaci di diventare presidente, Usigrai e Fnsi hanno proposto l’elezione di Riccardo Laganà, consiglier­e eletto dai dipendenti Rai, ma c’è chi giura che tutto possa slittare ai primi di settembre.

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