La Vigilanza pressa: subito il presidente Rai
Lettera al cda (che oggi si riunisce) «frena» Foa: no alle nomine. Di Maio: consiglio pienamente operativo
Oggi alle 16 consiglio di amministrazione Rai, riunione difficilissima. All’ordine del giorno nomina del presidente più varie ed eventuali. La nomina è stata richiesta ieri dal presidente della commissione di Vigilanza, Alberto Barachini, con una lettera al cda Rai inviata dopo un voto all’unanimità dell’ufficio di presidenza: « Si ricorda l’urgenza e si sollecita l’adozione della nuova delibera di nomina del presidente » . Con una sottigliezza diplomatica, per raggiungere l’unanimità, si parla di « nuova delibera » e non di « nuovo presidente » , in modo da non chiudere formalmente la strada a una rielezione di Foa. Ma ieri, al settimo piano di viale Mazzini, si dava per certo che il consiglio non tornerà a votare Foa proprio per evitare un’altra bocciatura, anche se, in serata, l’amministratore delegato Fabrizio Salini ha fatto sapere alla Vigilanza che la nomina del presidente è all’ordine del giorno, così come i contratti per Un posto al sole e per i diritti sportivi. Del resto il vicepremier Luigi Di Maio è stato chiaro: « La Rai è pienamente operativa con un consiglio di amministrazione e un amministratore delegato. Finché non si trova un’intesa trai gruppi è inutile rimandare un nome. P rimasi trova l’intesa e poi eleggiamo il presidente. Il problema è che noi non stiamo cedendo alla lottizzazione politica » .
E la polemica si scatena. Nella lettera—alla quale sono allegati tre pareri giuridici — si chiede al cda di « astenersi dal procedere ad altri atti, quali ad esempio le nomine di direttori di rete, di canale, di testata » . Secondo la Vigilanza il consigliere anziano Marcello Foa non può svolgere le funzioni di presidente e il cd a deve occuparsi solo dell’ordinaria amministrazione con atti« dei quali la commissione chiede di essere tempestivamente informata » . Per il segretario della Vigilanza, il leghista Massimiliano Capitanio, « il contenuto della lettera non rispecchia l’esito della discussione avuta in commissione: noi auspichiamo semplicemente che, nel ri- spetto dei ruoli, si arrivi alla nomina del presidente della Rai » . I l componente del Pd Francesco Verducci sottolinea invece che « sul cda Di Maio sbaglia, perché non è pienamente operativo visto che senza la nomina del presidente non è legittimato né giuridicamente né politicamente a fare nulla » . E su Twitter Mara Carfagna, di Forza Italia, scrive: « Nel governo, tanto per cambiare, litigano. L’ultimo bisticcio, per le poltrone, paralizza nientemeno che la tv di Stato. Dopo due settimane sprecate si ricomincia daccapo » .
Nell’attuale consiglio non sembrano esserci figure capaci di diventare presidente, Usigrai e Fnsi hanno proposto l’elezione di Riccardo Laganà, consigliere eletto dai dipendenti Rai, ma c’è chi giura che tutto possa slittare ai primi di settembre.