Conti dormienti, a novembre lo Stato intasca tutto
Si tratta dei depositi mai movimentati negli ultimi 20 anni. Il nodo delle eredità
La scadenza è fissata per il mese di novembre. Da quel momento non sarà più possibile richiedere le somme trasferite nel novembre del 2008 al fondo alimentato con i depositi dei conti dormienti. È la prima scadenza per riottenere indietro i soldi « dimenticati » o ereditati senza esserne a conoscenza, che non siano stati movimentati negli ultimi venti anni. A prevedere la norma è stato nel 2005 l’allora titolare del Tesoro, Giulio Tremonti, con l’obiettivo che dopo un decennio di letargo i conti correnti, i depositi, i libretti, le posizioni azionarie e i fondi di investimento venissero destinati a uno speciale fondo pubblico e utilizzati per risarcire i risparmiatori vittime di frodi finanziarie.
Nel 2008 sono state appunto trasferite tutte le somme dormienti da almeno dieci anni presso un fondo affidato a Consap, trascorso un ulte- riore decennio senza movimentazioni ( e qui sta la prossima scadenza del mese novembre) anche chi ne ha diritto non potrà più richiederli. A ricordarlo è il ministero dell’economia, specificando che « il termine di prescrizione si applica trascorsi dieci anni da quando le somme, precedente mente non movimentate per altri 10 anni, sono state trasferite al fondo. Si tratta in pratica di somme mai movimentate per 20 anni, per le quali il ministero dell’economia ritiene opportuno invitare ad effettuare una verifica sull’ esistenza di conti dormienti intestati a proprio no- me o a nome di familiari di cui possano risultare eredi » . Nel caso, per inoltrare la domanda di rimborso è possibile consultare la banca dati sul sito di Consap.
Le banche o gli intermediari finanziari, del resto, non sono tenuti né a sapere né a ricercare dell’esistenza di eventuali eredi di conti o depositi dormienti. Un fattore che ha contribuito ad alimentare la consistenza del fondo, legittimando la tentazione che presto o tardi quei soldi servano ad altro rispetto al rimborso delle vittime di truffe e frodi f i nanziarie. Nel rendiconto generale dello Stato figurano le cifre passate sotto il controllo di Consap. Il primo trasferimento r i sale al 2008 e ammonta a 673 milioni di euro. È questo, una volta sottratte l e somme ri mborsate da Consap ai l egittimi titolari, l’importo oggetto di prescrizi one. Nell’ultimo bilancio della società, affidata alla guida dell’ex direttore generale Rai, Mauro Masi, è riportata l’attività di gestione dei conti dormienti del 2017. Lo scorso anno sono stati predisposti 6.500 rimborsi, equivalenti a un importo di 33 milioni di euro. A partire dal 2010 e fino al 2017 il valore dei depositi « risvegliati » ha raggiunto circa 249 milioni per un numero complessivo di 46.280 rimborsi. Al netto dei rimborsi il totale dei depositi dormienti ammonta tuttora a oltre 1,8 miliardi. Alla scadenza di novembre l’evidenza dei dati storici dimostra che il saldo tra i rimborsi e quanto trasferito ( ogni anno al fondo affluiscono depositi dimenticati per oltre 100 milioni) sotto il cont rollo dello Stato, i n attesa della prescrizione, è destinato ad essere di gran lunga a favore di quest’ultimo.
Fondo record
Il fondo ha raggiunto quota 1,8 miliardi Come si possono ottenere i rimborsi