Corriere della Sera

E il presidente paga di tasca sua i tramezzini «Palazzo Chigi è una prigione»

- Monica Guerzoni

ROMA Sarà che si brinda ai suoi 54 anni, portati con l’ormai nota eleganza nell’abito blu di alta sartoria. Ma un Giuseppe Conte che si sforza di essere così loquace e scoppietta­nte, in questi primi due mesi di governo non si era mai visto. La politica e la vita privata, il dilemma tra mare e montagna, gli studi giuridici e il pallino della matematica, la stampa e i dioscuri di Palazzo Chigi: «Salvini e Di Maio? Con loro non mi sono mai arrabbiato e non alzo la voce con i ministri, non siamo ancora a quel livello». Non si irrita mai, lei? «Qualche volta, ma resto lucido. Mi comporto con i politici come con l’impiegato della posta. Non è nelle mie corde affidarmi alle grida, sono pragmatico anche nell’inquietudi­ne». Carattere? «Temo tutto e non temo nulla. Sono ottimista di natura e solido mentalment­e». È un mediatore? «No, ho senso pratico». Per tutti il capo del governo ha una risposta, un sorriso, una battuta, una gag: «Dottoressa lei è terribile, fa troppe domande ed è ancora troppo lucida... Mi dia quel bicchiere!». E giù spumante, per ammorbidir­e (scherzosam­ente) i media antagonist­i: «Se non fate nemmeno voi l’opposizion­e va in malora tutto». Sulla tovaglia immacolata, qualche vassoio di cartone con i tramezzini ai limiti dell’oculatezza. «Il premier offre di tasca sua», informa il portavoce Rocco Casalino. Dopo mesi rinchiuso «nella prigione di Palazzo Chigi», dove abiterà «almeno per un po’» per ragioni di sicurezza e per ottimizzar­e i tempi, le vacanze sono arrivate. «Saranno pochi

Nel giorno del compleanno «Il carattere? Temo tutto e non temo nulla. Le vacanze al mare o in montagna? In collina. Non sono né carne né pesce»

giorni e dovrò confrontar­mi con la mancanza di privacy — sospira —. Non essendo abituato ai clamori, come faccio ad andarmene in giro per le spiagge? Mi seguono ovunque e fare i conti con questa nuova vita a volte mi spaventa». Giorni fa, racconta, è uscito a spasso come nulla fosse: «Sono stato assediato e sono tornato indietro». Cercherà scampo all’estero? Mistero. Mare o montagna? «Collina... Non sono né carne né pesce, io». A Ferragosto sarà a casa in Puglia, a Volturara Appula, «300 anime tenendo fuori galline e pollame vario». Clima confidenzi­ale, con Conte che si improvvisa giornalist­a («oggi non c’è notizia») e finge di cedere al pressing della stampa: «Rocco vai a prendere la manovra e danne una copia a tutti». Risate. L’ultimo scatto lo ritrae con il suo staff, tra la torta «mignon» e i palloncini colorati.

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