CON RIMINI SALE JESOLO ALASSIO RINCORRE
Jennifer Lopez con il fidanzato, Tom Hanks e la moglie, Leonardo Dicaprio, la giovane compagna e la futura suocera al seguito, Bradley Cooper e la top Irina Shayk (ex di CR7), Beyoncé e Jay Z: sono alcune delle star hollywoodiane che nei giorni scorsi hanno fatto una puntatina tra Positano e Capri. Molti sbarcando da megayacht per una cena in ristoranti alla moda come ai gloriosi tempi della Dolce vita, quando tra Sorrento e la costiera amalfitana era una parata di vip, registi e starlette internazionali.
Il turismo cambia in fretta, a volte fa un lungo giro e torna negli stessi luoghi. Il «modello Gallipoli», la località pugliese che negli anni scorsi ha vissuto un successo esplosivo, nel 2018 ha avuto una battuta d’arresto: chiusi gli ombrelloni al Parco Gondar e spenta la musica alla discoteca Le Cave, sembrava sul punto di dover abbassare le saracinela sche anche un altro luogo simbolo dell’ibiza d’italia, lo stabilimento Samsara, ma il Comune smentito.
Gli indirizzi delle spiagge italiane più alla moda si modificano così velocemente che neanche con un Gps è facile starci dietro. «Il 2017 per il turismo italiano è stato l’anno dei record», spiega Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi. «Negli ultimi anni alcuni Paesi avevano subito un crollo per il terrorismo. Ora sono tornati sul mercato con proposte concorrenziali anche grazie ai voli low-cost. Se noi dovessimo chiudere il 2018 alla pari o con un lieve calo, non sarei sorpreso e preoccupato».
Questo il quadro generale, entro il quale ci sono località in fuga e altre alla rincorsa. La Riviera romagnola si conferma polo di attrazione anche per il turismo giovane. «Manteniamo i risultati dell’anno scorso», dice soddisfatta Patrizia Rinaldis, a capo dell’associazione degli albergatori riminesi. «Bisogna captare le nuove domande della clientela e attrezzarsi in fretta. C’è stato il boom dei chiringuitos, i baretti che hanno allungato la giornata in spiaggia. I giovani li richiedevano e, se gestiti rispettando le esigenze di tutti, costituiscono un attrattore anche di notte».
parola magica degli imprenditori delle località di successo è «diversificazione». Chi è rimasto ancorato a un solo modello di turismo rischia di vedere minacciate le posizioni conquistate. «La Liguria soffre per problemi strutturali e perché siamo rimasti ad ammirare i successi del passato», ammette Americo Pilati, alla guida degli albergatori regionali. «I nomi delle località in rincorsa? Basta guardare una carta geografica per trovarli. Vanno bene invece le Cinque Terre, affollate di stranieri». Angelo Galtieri, assessore alle Politiche turistiche di Alassio, avanza un dato preliminare: meno 10% sul 2017 in Riviera di Ponente.
«A Jesolo oltre il 60% delle presenze arriva dall’estero. La nostra forza è una spiaggia “poliedrica”, che unisce il turista ombrellone-due lettini con il giovane che vuole anche divertirsi», illustra Mario Lazzarini, direttore dell’associazione Alassio (sopra) e Forte dei Marmi (sotto) jesolana albergatori. «Nei nostri 4 stelle non esiste più la pensione completa perché il turista oggi vuole cenare alle 22 in spiaggia, cosa che non si concilia con gli orari rigidi di un hotel. E la Bau Bau Beach viene incontro alla domanda di chi va in vacanza con il cane».
C’è poi chi la crisi degli anni scorsi l’ha sentita e vive un momento di cambiamento. Lo testimonia dalla spiaggia Antonio Colonna, alla guida dei bagnini versiliesi dalla sua postazione di Marina di Pietrasanta: «Il pienone lo facciamo nei fine settimana con i turisti dall’entroterra. Lavoriamo bene con la nostra clientela abituale e Forte dei Marmi è un marchio che attira sempre. Il giovane che cerca la notte interminabile, il modello Gallipoli, prende altre strade».
Questione di strategie che devono tenere conto del contesto in cui ci si trova. Le Eolie, in una regione come la Sicilia che conferma i dati record, hanno virato su altri settori, spiega Christian Del Bono, presidente dell’associazione degli hotel delle isole minori siciliane. «Non solo mare, puntiamo sull’enogastronomia, su cultura e ambiente. I flussi cambiano? L’importante è non fermarci».
@Pvirtus
Obiettivo conferma
Il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca: «Il 2017 è stato l’anno dei record, un pareggio sarebbe un successo»