Il padre novantenne rapinato in casa Ma Rossi alla Lega: le armi non servono
Tre banditi a volto coperto armati di cacciavite sono entrati ieri notte nella casa di Angelo Rossi, 90 anni, ex camionista, padre del governatore della Toscana, e lo hanno rapinato di 5 mila euro assieme alla compagna ottantenne. Poi, hanno tentato di strappare dal polso dell’anziano padrone di casa l’amatissimo orologio. Ma Angelo si è arrabbiato, ha affrontato i banditi a mani nude e li ha messi in fuga.
La Lega ha espresso solidarietà al figlio Enrico, ma il deputato del Carroccio Edoardo Ziello ha aggiunto alla vicinanza un po’ di polemica politica. «Forse adesso il governatore comprenderà la bontà della nostra proposta sulla legittima difesa», ha detto. La risposta di Enrico Rossi non si è fatta attendere.
«Mio babbo, che è un combattente nato, ha dimostrato come fare una legittima e proporzionata difesa», ironizza il governatore, che poi si fa serio. «Per fortuna in casa non c’erano armi — continua Enrico Rossi —. Se mio padre avesse avuto una pistola sotto il cuscino sarebbe stato molto peggio e temo che lo avrei trovato in un lago di
Il Carroccio Solidarietà ad Enrico, che forse ora capirà la bontà del nostro piano sulla legittima difesa
La replica Con le pistole in casa sarebbe stato peggio Salvini si dia da fare sui colpevoli
sangue. Capisco le preoccupazioni, comprendo le reazioni di rabbia a episodi simili, però bisogna anche riflettere. Mio padre non si è piegato. Ha reagito, ha avuto forza e coraggio, però facciamo molta attenzione a chi oggi ci racconta che la soluzione è sparare».
Rossi è da sempre contrario a leggi che «mascherandosi dietro la legittima difesa» rischiano di trasformare l’italia in una sorta di Far West. Il governatore lancia un messaggio a Matteo Salvini. «Quanto accaduto a mio padre è emblematico e spero che i leghisti con il loro leader non pensino di cavarsela con un “armatevi e sparate”. Adesso anche per Salvini la pacchia è finita. Lui è il ministro degli Interni e dunque deve darsi da fare perché questi delinquenti siano assicurati alla giustizia».
Secondo Rossi la soluzione «non è prospettare un corso di formazione al poligono di tiro tanto meno per novantenni». E, nonostante ciò che è accaduto al papà, «continuo a pensare, più convinto di prima, che la risposta a questo tipo di criminalità non può essere quella di armarci individualmente». «La Lega mi ha espresso una solidarietà pelosa — sottolinea il governatore — e francamente e spero che quanto accaduto faccia riflettere sull’esigenza di evitare che circolino più armi e si favorisca l’uso di pistole o fucili».
La rapina è avvenuta la scorsa notte nell’abitazione di Vicopisano, comune dell’hinterland di Pisa. I tre malviventi, che avevano il volto travisato da calze e impugnavano lunghi cacciaviti, probabilmente pensavano che i padroni di casa fossero assenti. Sono riusciti a svaligiare la cassaforte nella quale erano custoditi 5 mila euro in contanti e alcuni gioielli, ma poi si sono trovati di fronte Angelo Rossi che li ha affrontati a mani nude facendoli fuggire. Dopo ha chiamato i carabinieri.