«La profilassi? Per i bambini è come i seggiolini e le cinture Grave se c’è chi non lo pensa»
L’immunologo Mantovani: legge Lorenzin pedagogica
MILANO «Ho 8 nipoti e quando viaggiano in auto con me, allaccio per loro le cinture di sicurezza. E i più piccoli li metto dietro, sul seggiolino, per proteggerli da eventuali incidenti. Normale. Nel rispetto della legge. È la stessa logica di protezione che dovrebbe spingere i genitori (e anche i nonni, come me) a vaccinare i bambini contro le malattie infettive. I vaccini sono cinture di sicurezza sanitarie, ma, sfortunatamente, non tutti sono d’accordo». Parte da queste premesse Alberto Mantovani, scienziato, immunologo, fra i più conosciuti al mondo, professore di Patologia Generale presso Humanitas University di Milano. Sessantanove anni e, appunto, pluri-nonno. Oltre che autore del libro Immunità e vaccini, un best seller.
Professore, però in Italia, questa specie di sillogismo non attacca. C’è qualcuno che pensa che i vaccini siano più dannosi che efficaci. E la legge Lorenzin che prevedeva l’obbligo delle vaccinazioni, adesso è disattesa.
«La legge, come dice Paolo di Tarso nella Bibbia, è pedagoga ed è quella che l’aveva portato a Cristo. Ben venga la legge, se semplice e chiara, perché aiuta le persone a capire. E in alcune Regioni l’introduzione dell’obbligo ha avuto buoni risultati. Non dimentichiamoci che alcuni Stati americani, come la California, dopo l’epidemia di morbillo che si è verificata a Disney World nel 2015, hanno reintrodotto l’obbligo della vaccinazione. Ma sono preoccupato per noi».
Perché?
«C’è troppa confusione nell’informazione. Non ci dobbiamo dimenticare che abbiamo avuto 5.000 casi di morbillo in Italia, anche fra gli adulti, con sei morti, negli ultimi tempi . E questa emergenza è stata registrata dall’organizzazione mondiale della Sanità, che ci ha “onorato” di un cartellino giallo anche per i turisti in viaggio verso il nostro Paese. Che rischiano di ammalarsi. E negli Stati Uniti il Center for Control Diseases raccomanda a chi viaggia in Italia di vaccinarsi contro il morbillo».
Come si esce da questa situazione? E più in generale dalla «crisi» di vaccinazioni in Italia soprattutto per quanto riguarda i bambini?
Con un’informazione “molecolare” . Il filosofo austriaco, Karl Popper proponeva: occorre diffondere la scienza in maniera chiara, umile e precisa. Allora: se dicessi che Ronaldo è un grande portiere nessuno mi crederebbe. L’esempio della Fondazione Cariplo può essere di modello: forma giovani che poi vanno a parlare di scienza nelle comunità. In maniera semplice, come se parlassero di Ronaldo. Per convincere i genitori a vaccinare i figli».
La ricercatrice Ilaria Capua, che ha lavorato tanto sull’influenza aviaria, fuggita dall’italia per andare a dirigere un centro di ricerca scientifica a Miami ha appena lanciato l’idea di raccogliere scienziati contro le fake news. In nome della scienza.
L’esempio degli Usa «Gli Stati Uniti nel 2015 dopo un’epidemia di morbillo a Disney World ripristinarono l’obbligo»
In Italia c’è una emergenza, e le norme aiutano le persone a capire Ma occorre diffondere la scienza in modo capillare e preciso: se dico che Ronaldo è un grande portiere, nessuno mi crede...
«È vero. C’è un vento di antiscientismo che sta soffiando. Da tutte le parti».