Corriere della Sera

«La profilassi? Per i bambini è come i seggiolini e le cinture Grave se c’è chi non lo pensa»

L’immunologo Mantovani: legge Lorenzin pedagogica

- di Adriana Bazzi

MILANO «Ho 8 nipoti e quando viaggiano in auto con me, allaccio per loro le cinture di sicurezza. E i più piccoli li metto dietro, sul seggiolino, per proteggerl­i da eventuali incidenti. Normale. Nel rispetto della legge. È la stessa logica di protezione che dovrebbe spingere i genitori (e anche i nonni, come me) a vaccinare i bambini contro le malattie infettive. I vaccini sono cinture di sicurezza sanitarie, ma, sfortunata­mente, non tutti sono d’accordo». Parte da queste premesse Alberto Mantovani, scienziato, immunologo, fra i più conosciuti al mondo, professore di Patologia Generale presso Humanitas University di Milano. Sessantano­ve anni e, appunto, pluri-nonno. Oltre che autore del libro Immunità e vaccini, un best seller.

Professore, però in Italia, questa specie di sillogismo non attacca. C’è qualcuno che pensa che i vaccini siano più dannosi che efficaci. E la legge Lorenzin che prevedeva l’obbligo delle vaccinazio­ni, adesso è disattesa.

«La legge, come dice Paolo di Tarso nella Bibbia, è pedagoga ed è quella che l’aveva portato a Cristo. Ben venga la legge, se semplice e chiara, perché aiuta le persone a capire. E in alcune Regioni l’introduzio­ne dell’obbligo ha avuto buoni risultati. Non dimentichi­amoci che alcuni Stati americani, come la California, dopo l’epidemia di morbillo che si è verificata a Disney World nel 2015, hanno reintrodot­to l’obbligo della vaccinazio­ne. Ma sono preoccupat­o per noi».

Perché?

«C’è troppa confusione nell’informazio­ne. Non ci dobbiamo dimenticar­e che abbiamo avuto 5.000 casi di morbillo in Italia, anche fra gli adulti, con sei morti, negli ultimi tempi . E questa emergenza è stata registrata dall’organizzaz­ione mondiale della Sanità, che ci ha “onorato” di un cartellino giallo anche per i turisti in viaggio verso il nostro Paese. Che rischiano di ammalarsi. E negli Stati Uniti il Center for Control Diseases raccomanda a chi viaggia in Italia di vaccinarsi contro il morbillo».

Come si esce da questa situazione? E più in generale dalla «crisi» di vaccinazio­ni in Italia soprattutt­o per quanto riguarda i bambini?

Con un’informazio­ne “molecolare” . Il filosofo austriaco, Karl Popper proponeva: occorre diffondere la scienza in maniera chiara, umile e precisa. Allora: se dicessi che Ronaldo è un grande portiere nessuno mi crederebbe. L’esempio della Fondazione Cariplo può essere di modello: forma giovani che poi vanno a parlare di scienza nelle comunità. In maniera semplice, come se parlassero di Ronaldo. Per convincere i genitori a vaccinare i figli».

La ricercatri­ce Ilaria Capua, che ha lavorato tanto sull’influenza aviaria, fuggita dall’italia per andare a dirigere un centro di ricerca scientific­a a Miami ha appena lanciato l’idea di raccoglier­e scienziati contro le fake news. In nome della scienza.

L’esempio degli Usa «Gli Stati Uniti nel 2015 dopo un’epidemia di morbillo a Disney World ripristina­rono l’obbligo»

In Italia c’è una emergenza, e le norme aiutano le persone a capire Ma occorre diffondere la scienza in modo capillare e preciso: se dico che Ronaldo è un grande portiere, nessuno mi crede...

«È vero. C’è un vento di antiscient­ismo che sta soffiando. Da tutte le parti».

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