Il maxi sciopero dei piloti Ryanair Voli cancellati in mezza Europa
Chiedono contratti nazionali, 400 collegamenti saltati. «Disagi per 55 mila passeggeri»
Nel giorno dello sciopero più grande della storia della società — e anche di uno dei picchi di flusso nella stagione estiva — lui, Michael O’leary, il padre-padrone di Ryanair, si fa notare per il suo silenzio. Come del resto sta facendo da alcune settimane a questa parte. Dopo i voli cancellati il 25 e il 26 luglio (seicento circa), l’agitazione di ieri dei piloti della principale low cost (irlandese) d’europa ha battuto il record aziendale di collegamenti non operati in un giorno: almeno 396, soprattutto da e per la Germania — un sesto di quelli programmati in tutto il Vecchio Continente — con decine di migliaia di passeggeri coinvolti.
A incrociare le braccia sono stati comandanti e primi ufficiali tedeschi, belgi, svedesi, irlandesi e olandesi che — come hanno fatto lo scorso mese i colleghi italiani, spagnoli e portoghesi — chiedono in
Il caso
L’enac a Volotea: «Basta disservizi o stop all’attività da metà settembre»
particolare migliori condizioni di lavoro e lo stop all’applicazione di contratti di diritto irlandese, ritenuto il più penalizzante d’europa sul fronte delle tutele.
Se in Olanda Ryanair è riuscita ad annullare l’effetto dello sciopero mobilitando i piloti delle basi di altri Paesi, lo stesso risultato non è stato raggiunto in Germania dove sono saltati 250 voli, in Belgio (104) e Svezia (42). Di conseguenza qualche ripercussione si è avuta sugli scali italiani di Roma Ciampino (5 collegamenti) e Bergamo (14).
Lo stop, fa sapere il vettore in una nota al Corriere, «ha interessato il 15% dell’intero operativo: oltre 2 mila voli — ovvero l’85% di quelli in programma — ha volato normalmente, trasportando in Europa circa 400 mila persone». Quelle coinvolte dalle agitazioni sarebbero — secondo le stime considerando la capienza dei velivoli e il tasso di riempimento medio del periodo — qualcosa come 72 mila, più dei 55 mila fatto filtrare dalla società. Che ha condannato quello che definisce uno «spiacevole e ingiustificato» sciopero e ha assicurato che Protesta
I piloti di Ryanair a terra all’aeroporto di Francoforte: quello di ieri è stato il più grande sciopero finora indetto «la maggior parte dei clienti è stata già riprotetta su un altro volo», ma senza fornire ulteriori dettagli. «Non forniamo questo dato», replicano da Dublino. Dato che si ricava da un documento interno di Peter Bellew, il capo delle operazioni, in cui parla di un «90% di clienti» sistemati, «nella maggior parte dei casi riproteggendoli sullo stesso volo, ma in altri giorni». «Le ultime
Negli aeroporti Alcuni passeggeri rimasti senza volo allo scalo di Berlino due settimane sono state complicate», ammette Bellew in un’altra comunicazione che il Corriere ha potuto visionare. «Cose folli sono successe soprattutto sui social media e chi ha cercato di ridurre l’impatto delle agitazioni ha dovuto vedersela pure con i colleghi arrabbiati».
Bellew l’autunno scorso ha lasciato all’improvviso l’incarico di amministratore delegato di Malaysia Airlines per tornare in Ryanair. Da allora è di fatto diventato il volto dell’azienda, mentre il vulcanico ad Michael O’leary ha scelto la linea del silenzio. In particolare da dicembre quando l’azienda ha deciso di riconoscere i sindacati dei piloti nelle trattative dopo averli respinti per oltre 30 anni. Una mossa che potrebbe portare all’uscita di scena anticipata di O’leary dalla low cost che nel 2017 ha trasportato quasi 129 milioni di persone e che fa del suo modello irlandese di business — che consente di abbattere i costi di gestione e del personale — la principale ragione delle basse tariffe e quindi del suo successo.
Intanto a quella che si conferma essere un’estate calda nei trasporti si aggiunge la vicenda della spagnola Volotea: dopo la minaccia del nostro Ente nazionale dell’aviazione civile (Enac) di sospendere i voli dal 15 settembre se non migliora il servizio, l’azienda si è detta fiduciosa di poter essere regolarmente operativa nel periodo estivo.
Attesa