Corriere della Sera

Istat: un incidente su 5 colpa dello smartphone

La stretta del ministro «Ritirare la patente a chi usa il cellulare»

- di Valentina Santarpia

ROMA Ritiro immediato della patente, multe più salate, controlli rigorosi e una campagna di sensibiliz­zazione per spingere i giovani a cambiare atteggiame­nti e abitudini sbagliati. È questa l’azione di forza che il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli sta mettendo a punto per limitare l’uso dello smartphone alla guida, «un fenomeno gravissimo — dice al Mattino commentand­o i dati Aci-istat sugli incidenti — perché ha a che fare con le nostre abitudini più radicate e con l’idea, errata, che in fondo certe cose possano accadere solo agli altri».

Nel 2017, rileva l’istat, sono stati 35 mila su un totale di 223 mila gli incidenti provocati dall’uso di smartphone. In pratica uno su 5, più di alcolici e stupefacen­ti. Basti pensare che per rispondere ad un messaggino sul cellulare distogliam­o l’attenzione dalla guida per una decina di secondi circa e che in questa frazione a 50 km/h percorriam­o 140 metri (più di un campo di calcio). Un percorso in cui può succedere — e infatti succede — di tutto: secondo l’aci, in Italia 3 incidenti su 4 sono causati dalla distrazion­e, e i cellulari sono una delle cause principali.

I dati dell’ania, l’associazio­ne Nazionale fra le Imprese Assicuratr­ici, confermano: la percentual­e di sinistri provocati dall’impiego di smartphone è salita negli ultimi anni al 20,1%. In più, gli italiani risultano essere guidatori poco disciplina­ti: dall’indagine 2017 della Fondazione Vinci Autoroutes risulta che il 32% dei conducenti legge gli sms o le e-mail, una percentual­e superiore di un terzo rispetto alla media europea (24%), mentre il 40% telefona senza vivavoce (32% in Europa). E c’è una «tragica sottovalut­azione dei rischi», nota Toninelli: gli automobili­sti non hanno la percezione che chattare o inviare una «faccina» possa causare conseguenz­e drammatich­e. Tutti sanno che andare contromano in autostrada è un pericolo mortale, in pochi capiscono che usare il telefonino è come guidare bendati.

Ma quali sono le sanzioni previste? Oggi per la guida con il telefonino in mano è prevista la sanzione da 161 a 646 euro e la perdita di 5 punti della patente. In caso di recidiva entro due anni scatta la sospension­e della patente da uno a tre mesi. Nei primi 10 mesi dello scorso anno, le multe per guida con smartphone sono aumentate del 9,7% rispetto allo stesso periodo del 2016. Ma spesso vengono ridotte o annullate in tribunale, e i giudici di pace richiedono prove schiaccian­ti per collegare l’uso dei telefonini ad un incidente. Tant’è vero che alcune Procure — l’ultima, quella di Pordenone — hanno emanato direttive affinché nel caso di incidenti con morti o feriti gravissimi sia possibile il sequestro di tutti i dispositiv­i. Tentativi di inasprire le pene ci sono stati: l’anno scorso fu approvato un emendament­o alla legge di Bilancio che prevedeva multe più salate, il raddoppio dei punti decurtati e la sospension­e della patente fin dalla prima infrazione: ma poi saltò tutto. Toninelli vuole riprovarci: il bollettino dei morti per incidenti stradali nel 2017 è peggiorato, «parliamo di 95 vittime in più rispetto al 2016, oltre 3.300 in totale», ha ricordato il ministro in audizione al Senato. «Io non posso tollerare questi dati — ha aggiunto —. L’europa punta a zero morti nel 2050, ma l’italia è totalmente fuori target e ha già perso incentivi economici dall’ue per colpa degli obiettivi mancati. Dobbiamo recuperare il gap».

L’allarme dell’ania «La percentual­e di sinistri per l’uso del telefonino è salita al 20% negli ultimi anni»

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