Corriere della Sera

Il ministro xenofobo, la rifugiata iraniana e l’amore imprevisto

Norvegia, Per Sandberg diceva: «Le culture non si mescolino». Si è fidanzato con una giovane immigrata

- di Andrea Nicastro DAL NOSTRO INVIATO

BERLINO È proprio vero che l’amore sposta le montagne, prosciuga gli oceani e scioglie persino i cuori più gelidi. E se la Disney non compra i diritti per questa storia, vuol dire che ha perso il tocco magico.

Lui è Per Sandberg, un norvegese populista di destra anti immigrati. Lo era già negli anni 90, quando non era politicame­nte convenient­e com’è oggi. Nella sua autobiogra­fia spiega che papà aveva la mano pesante, «tanto che oggi i servizi sociali avrebbero preso in carico me e i miei tre fratelli». Come da manuale di psicologia, il giovane Sandberg ne risente. Si rifugia nell’esercito e, in Libano, fa il cuoco del reparto. Finalmente a 27 anni, scopre la politica. «Razze, religioni e culture non devono mescolarsi se vogliamo mantenere una Norvegia serena». «Se continuiam­o così in certi fiordi della Norvegia regnerà solo la sharia (la legge islamica, ndr)». «Fermiamo gli zingari alla dogana, portano solo guai». Crescendo politicame­nte le sue proposte si fanno più concrete: un braccialet­to elettronic­o per gli stranieri in attesa di asilo, la chiusura delle frontiere ai non europei o l’espulsione per gli immigrati che tornano in vacanza nel loro Paese. Una volta si trova davanti un immigrato che lo insulta («ricco, grasso, razzista») e lui lo abbatte con un pugno: 3 mila corone di multa.

Niente lo ferma. Da una compagna danese e una moglie norvegese purosangue ha tre figli. Sempre rieletto deputato da oltre 20 anni, diventa vice del Partito del progresso nel 2006 e ministro della Pesca nel 2015. Poi improvvisa­mente, alla verde età di 58 anni, nella sua vita spunta Bahareh Letnes. Lei ha occhi grandi e profondi, capelli come la notte e la pelle color dell’ambra. In effetti è stata reginetta di bellezza, con tanto di fascia numero uno nel 2013 e si vede ancora benissimo perché i giudici l’abbiano scelta. E poi ha 30 anni meno di lui. Cupido è scatenato, gli archetipi delle relazioni sentimenta­li anche. Lo xenofobo Per, appena divorziato, non si stacca più dalla sua principess­a. Sono cose che succedono a ogni latitudine. Il problema è che la bella Bahareh è un’iraniana con asilo politico in Norvegia. Teoricamen­te rientra in quel genere di musulmani stranieri scrocconi che da legislator­e ha

Dopo la vacanza A Oslo non si parla d’altro, le tv lo aspettano sotto l’aereo che atterra da Teheran

combattuto tutta la vita.

Il resto è cronaca spiccia di colleghi di partito invidiosi e di avversari politici approfitta­tori. Sandberg e Bahareh vanno in vacanza in Iran? E loro lo accusano di legittimar­e un governo repressivo. Lui fa una telefonata da Teheran con il cellulare da ministro? E loro lo attaccano perché gli ayatollah potrebbero spiarlo. Lei ha una ditta di import-export di salmone norvegese e caviale iraniano? E loro accusano lui che è ministro della Pesca di interesse privato. Insomma piccolezze davanti al trionfo dell’amore. A Oslo non si parla d’altro, le tv lo aspettano sotto l’aereo che atterra dall’iran, Sandberg si difende. «Un conto è la vita privata e un altro quella pubblica», dice, ma non c’è da preoccupar­si. Prima o poi la bella Bahareh lo farà ricredere anche su questo.

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Insieme Il ministro norvegese Per Sandberg, 58 anni, con Bahareh Letnes, 28

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