Una mano rossa nella storia un po’ gialla Romanzo italiano, l’ora di Fabio Genovesi
Nel numero in edicola la quarta puntata della staffetta tra autori. E i cataloghi: nella scienza, nell’arte, tra i libri
La mano rossa realizzata dall’artista Giosetta Fioroni diventa non solo un segno ma il simbolo della quarta puntata del «romanzo italiano» de «la Lettura», firmata dallo scrittore Fabio Genovesi. L’autore toscano quella mano rossa la fa infatti entrare a più riprese nel suo racconto. Il «romanzo italiano» è una costruzione letteraria a staffetta, dove ogni settimana uno degli 8 autori, scelti fra i migliori del panorama letterario di oggi, raccoglie il testimone dallo scrittore precedente e procede a suo piacimento all’interno della storia per poi consegnarla la settimana successiva al collega di turno. Il sipario sul romanzo, che avrà un titolo ufficiale solo dopo l’ultima puntata che porterà la firma di Maurizio de Giovanni, si è alzato con Sandro Veronesi e la narrazione è poi proseguita con Silvia Avallone e Marco Missiroli. Questa settimana, nel numero #350 de «la Lettura», sempre a 64 pagine e in edicola fino al 18 agosto, è dunque Fabio Genovesi — scrittore che per Mondadori negli ultimi anni ha pubblicato tre romanzi (Esche vive, 2011;
Chi manda le onde, 2015, finalista allo Strega; Il mare dove non si tocca, 2017) — a continuare la storia.
In questa nuova puntata (impaginata, come le altre, in modo che possa essere estratta dal supplemento e conservata) Genovesi alza l’asticella della suspense portando il lettore nei territori del mistero. Nel racconto di Genovesi avviene l’incontro fra l’avvocato Alberto Dell’abate — che si è offerto di aiutare l’infermiere Umberto Chemeri nella riscossione di un credito per l’assibiografia stenza (in nero) di un anziano signore, che però è deceduto — ed Enrico (il figlio del morto), sconfitto non soltanto dai videopoker, ma dalla sua intera esistenza.
Il nuovo numero de «la Lettura», oltre al «romanzo italiano», offre due testi di altri autori importanti, Paolo Giordano e Alessandro Piperno. E si caratterizza anche per un filo rosso che percorre parte del supplemento: il tema che si potrebbe definire della «catalogazione».
Federica Colonna scrive di Jessica Wade — 31 anni, ricercatrice inglese con un Master of Science in Fisica all’imperial College di Londra — che ha deciso di porsi l’obiettivo di redigere su Wikipedia una al giorno dedicandola alle scienziate che in tutto il mondo hanno conseguito risultati notevoli nel campo delle discipline Stem, acronimo anglosassone per scienza, tecnologia, ingegneria e matematica. Finora ha scritto 280 profili. Si scopre così, per esempio,la storia straordinaria di Roma Agrawal, 35 anni, indiana, ingegnere, che ha lavorato alla realizzazione di The Shard, il grattacielo di Londra più alto d’europa, progettato da Renzo Piano.
Ma anche la visual data di questa settimana — a cura degli information designer Sofia Chiarini e Francesco Giudice — rientra in questa idea di catalogazione. La visualizzazione raccoglie infatti alcuni eventi (storici, religiosi, legati alla morte o nascita di personaggi, eventi folcloristici, sportivi, musicali) in ordine cronologico, che sono avvenuti nel giorno di Ferragosto.
Visual data
Le origini pagane del Ferragosto: così la festa di Augusto divenne cristiana
Marco Bruna ha raccolto invece cento tweet e fascette firmati da Stephen King, «peso massimo della letteratura americana da 500 milioni di copie vendute», che non ha mai lesinato nei giudizi positivi sui libri dei colleghi che lo hanno «tenuto in piedi per gran parte della notte» (La ragazza del treno di Paula Hawkins) o di cui «non puoi fare a meno». Ida Bozzi racconta il libro dell’attore e comico Gioele Dix, Dix Libris (Rai Eri), in cui l’autore raccoglie 20 capitoli di una storia letteraria, selezionando 12 titoli per «la Lettura». Il miglior romanzo italiano per Dix? Il Barone rampante di Italo Calvino.