L’europeo è azzurro Trentin irresistibile «Siamo fantastici»
Seduto da quattro anni nell’ammiraglia che fu di Alfredo Martini e Franco Ballerini, a Davide Cassani mancava ancora la vittoria che ne consacrasse l’impegno totale alla causa del ciclismo azzurro. Quella di ieri a Glasgow — sia pure in un Europeo che non ha il prestigio di Mondiali o Olimpiadi — ha enorme valore perché è la prima e per il modo in cui è stata colta.
In una giornata invernale, su un circuito difficile da controllare, gli azzurri hanno tenuto in pugno la corsa dal primo metro portando al successo un Matteo Trentin in giornata di grazia. Concepita per gli sprinter (Viviani o Colbrelli), la nostra nazionale ha presto capito che sotto la fitta pioggia scozzese bisognava creare anche delle alternative.
Ritirato Sagan, Cassani ha mandato in avanscoperta prima Davide Cimolai e poi, a 60 chilometri dalla fine, Matteo Trentin. I due si sono inseriti in un gruppetto ad alta vocazione crossistica con dentro anche due olandesi e due belgi. Viviani e gli altri azzurri hanno fatto da stopper e il plotoncino ha preso il largo. Il brivido più grande a 5 chilometri dal traguardo per uno scivolone dell’olandese Lammertink: Trentin è stato bravo a restare in piedi, Cimolai (alla fine quinto) svelto a rientrare per lanciare la volata al compagno che ha battuto di misura Van Der Poel e Van Aert.
Per Trentin, che lo scorso anno ha lasciato la corazzata belga Quick Step per cercare fortuna con gli australiani della Mitchelton Scott, una vittoria che cancella tante amarezze: «Ho passato mesi da incubo: le conseguenze della caduta di Roubaix sono state pesanti ma questa vittoria cancella tutto. Questa gara è stata dura e imprevedibile come un ciclocross e senza una Nazionale fantastica non ce l’avrei fatta».
Con la maglia di campione europeo (primo italiano a vestirla), Trentin correrà la Vuelta e poi tornerà in azzurro a fine settembre a far da spalla a Nibali (in recupero) al Mondiale di Innsbruck. Il cittì Cassani ci ha preso gusto, i tifosi italiani anche, grazie a un campionato europeo che ci ha visto andare a medaglia in tutte le specialità del ciclismo, Bmx esclusa.