E la holding Atlantia perde in Borsa il 5,4%
La società che controlla Autostrade per l’italia ha come primo socio Benetton
La tragedia di Genova ha avuto immediati riflessi anche in Borsa: Atlantia, la holding che controlla Autostrade per l’italia (che ha in concessione la tratta che comprende il ponte crollato) ha perso il 5,4% dopo diverse sospensioni per eccesso di ribasso con una caduta delle quotazioni che ha toccato anche il 9-10%. Ciò significa che in una sola seduta il valore della società è diminuito di oltre un miliardo e la sua capitalizzazione è scesa a 20 miliardi circa. I cali hanno interessato anche gli altri titoli del settore: in particolare quelli del gruppo Gavio, Sias e Astm, hanno ceduto rispettivamente il 3,38% e il 4,31%.
Atlantia ha come primo azionista con il 30,2% il gruppo Benetton, che nel 1999 è stato protagonista, partecipando alla privatizzazione di Autostrade, di una delle più importanti “riconversioni” del portafoglio di attività: dalla originaria società di abbigliamento a big dei servizi infrastrutturali. E ora la stessa Atlantia si appresta a diventare il primo operatore al mondo completando l’acquisizione della spagnola Abertis realizzata attraverso un’offerta congiunta con Acs-hochtief: la società comune, di cui Atlantia avrà la maggioranza con oltre il 50% (ed esprimerà l’amministratore delegato) sarà attiva da settembre.
Dopo la privatizzazione il gruppo ha ampliato con investimenti e acquisizioni il perimetro geografico e quello del business. Oggi ha in portafoglio 3 mila chilometri di rete autostradale in Italia (il 50% del network a pedaggio del Paese) e 2 mila chilometri all’estero fra Brasile, Cile, India e Polonia (la Spagna ancora non è inclusa). A partire dal 2013 Atlantia è entrata nel settore aeroportuale, prima con la gestione di Fiumicino e Ciampino, quindi con l’acquisizione di tre scali in Costa Azzurra, compreso quello di Nizza. Nel 2017 la società, guidata da Giovanni Castellucci e presieduta da Fabio Cerchiai, ha fatturato 5,9 miliardi con utili per 1,17. Nel primo semestre di quest’anno ha realizzato ricavi per 2,9 miliardi, dei quali 1,9 dalle attività autostradali italiane, con profitti per 618 milioni. Gli investimenti operativi totali sono stati pari a oltre 377 milioni, dei quali 207 realizzati dalle società autostradali controllate. I debiti finanziari netti sono pari a oltre 10 miliardi.