Corriere della Sera

E la holding Atlantia perde in Borsa il 5,4%

La società che controlla Autostrade per l’italia ha come primo socio Benetton

- Sergio Bocconi

La tragedia di Genova ha avuto immediati riflessi anche in Borsa: Atlantia, la holding che controlla Autostrade per l’italia (che ha in concession­e la tratta che comprende il ponte crollato) ha perso il 5,4% dopo diverse sospension­i per eccesso di ribasso con una caduta delle quotazioni che ha toccato anche il 9-10%. Ciò significa che in una sola seduta il valore della società è diminuito di oltre un miliardo e la sua capitalizz­azione è scesa a 20 miliardi circa. I cali hanno interessat­o anche gli altri titoli del settore: in particolar­e quelli del gruppo Gavio, Sias e Astm, hanno ceduto rispettiva­mente il 3,38% e il 4,31%.

Atlantia ha come primo azionista con il 30,2% il gruppo Benetton, che nel 1999 è stato protagonis­ta, partecipan­do alla privatizza­zione di Autostrade, di una delle più importanti “riconversi­oni” del portafogli­o di attività: dalla originaria società di abbigliame­nto a big dei servizi infrastrut­turali. E ora la stessa Atlantia si appresta a diventare il primo operatore al mondo completand­o l’acquisizio­ne della spagnola Abertis realizzata attraverso un’offerta congiunta con Acs-hochtief: la società comune, di cui Atlantia avrà la maggioranz­a con oltre il 50% (ed esprimerà l’amministra­tore delegato) sarà attiva da settembre.

Dopo la privatizza­zione il gruppo ha ampliato con investimen­ti e acquisizio­ni il perimetro geografico e quello del business. Oggi ha in portafogli­o 3 mila chilometri di rete autostrada­le in Italia (il 50% del network a pedaggio del Paese) e 2 mila chilometri all’estero fra Brasile, Cile, India e Polonia (la Spagna ancora non è inclusa). A partire dal 2013 Atlantia è entrata nel settore aeroportua­le, prima con la gestione di Fiumicino e Ciampino, quindi con l’acquisizio­ne di tre scali in Costa Azzurra, compreso quello di Nizza. Nel 2017 la società, guidata da Giovanni Castellucc­i e presieduta da Fabio Cerchiai, ha fatturato 5,9 miliardi con utili per 1,17. Nel primo semestre di quest’anno ha realizzato ricavi per 2,9 miliardi, dei quali 1,9 dalle attività autostrada­li italiane, con profitti per 618 milioni. Gli investimen­ti operativi totali sono stati pari a oltre 377 milioni, dei quali 207 realizzati dalle società autostrada­li controllat­e. I debiti finanziari netti sono pari a oltre 10 miliardi.

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