Londra, torna l’incubo terrorismo Auto contro il Parlamento, ciclisti feriti
Aggressore fermato dalla polizia in pochi secondi. Traffico in tilt, la calma dei passanti
LONDRA Alle 7.37 di ieri mattina, le 8.37 in Italia, nel pieno dell’ora di punta del traffico londinese, una Ford Fiesta grigio argento percorre Abingdon street a forte velocità, accelerando in vista della Camera dei Lord e cambiando improvvisamente corsia. Colpisce, viaggiando in contromano, un gruppo di ciclisti che percorreva normalmente la strada e continua la sua corsa fino a schiantarsi contro le barriere di protezione collocate da Scotland Yard proprio per proteggere il Parlamento da nuovi attacchi terroristici (Westminster era già stata colpita nel 2017). La reazione della polizia è istantanea: tre poliziotti allontanano i passanti, agenti armati corrono verso l’auto, la circondano, estraggono il guidatore — di bassa statura, di colore, stempiato, capelli corti, atteggiamento tranquillo — dalla Fiesta con il radiatore ancora fumante. Due ciclisti restano leggermente feriti. Una donna viene ricoverata in un ospedale di South London per essere dimessa in serata.
Scotland Yard cataloga poche ore dopo l’attacco come terrorismo. L’uomo arrestato non risponde alle domande degli investigatori: nel tardo pomeriggio di ieri il ministero degli Interni dice alla Bbc che si tratta di un cittadino britannico, proveniente da Birmingham, originario di un altro Paese. L’auto non risulta rubata, è assicurata. La targa autentica.
Il primo ministro Theresa May, che aveva interrotto le vacanze in Italia, sul lago di Garda, per andare da Emmanuel Macron nel Sud della Francia in cerca di concessioni sul difficile «deal» con Bruxelles per l’uscita di Londra dalla Ue, resta in vacanza e si limita a un comunicato via Twitter: «I miei pensieri vanno ai feriti dell’incidente a Westminster e i miei ringraziamenti ai servizi d’emergenza». Il sindaco di Londra Sadiq Khan definisce la polizia londinese «la migliore del mondo» facendo riferimento alla preparazione e velocità davvero impressionante — ieri le televisioni continuavano a trasmettere le immagini di un furgone che arriva sul posto poco più di un minuto dopo l’impatto, furgone dal quale escono agenti con giubbetti antiproiettile e fucile automatici che corrono a circondare l’auto e il guidatore. Khan aggiunge che «tutti i londinesi, come me, condannano ogni atto di terrorismo» e fornisce un numero di telefono per eventuali testimoni.
Traffico bloccato intorno al Parlamento e Trafalgar Square per chilometri, con la stazione del metro di Westminster chiusa e forti disagi per i pendolari. Prima delle 16, Scotland Yard autorizza la riapertura del metrò di Westminster, per non ostacolare ulteriormente i «commuters» londinesi, ringraziati dal sindaco via Twitter per la loro pazienza.
Ancora una volta Londra risponde a un attacco con calma e lucidità lodevoli: colpiscono le immagini di un ciclista che, rialzatosi, rincorre senza esitazione l’auto del terrorista, quelle dei soccorsi alla ciclista rimasta a terra in attesa dell’ambulanza (che era a poche decine di metri), e ancora quelle di un passante che raccoglie la targa anteriore, staccatasi dalla Fiesta per l’impatto, e va nella massima tranquillità a consegnarla a un agente.
È la Londra del «Keep Calm», mantieni la calma — motto non ufficiale della nazione che, come disse tre quarti di secolo fa Winston Churchill sotto le bombe naziste, è capace di vivere, nei suoi giorni più bui, le sue ore piu nobili.