L’addio di Wells, l’uomo di Netflix punta alla filantropia
Il giorno dopo l’addio del direttore finanziario David Wells, Netflix paga ancora pegno sul Nasdaq, con un calo di oltre un punto percentuale a mezz’ora dalla chiusura, in controtendenza con Wall Street, dopo aver perso l’1,3% lunedì. Una reazione scontata: Wells, 47 anni, era a Netflix da 14 anni, di cui gli ultimi 8 nel ruolo di chief financial officer (cfo). In quella veste ha contribuito a trasformare la piattaforma di streaming americana in un colosso mondiale dell’entertainment, con 130 milioni di abbonati in 190 Paesi, Italia inclusa, dove è sbarcata nel 2014.
Dopo averne discusso con il ceo Reed Hastings, Wells ha concordato che resterà in azienda finché non sarà identificato il prossimo responsabile finanziario, che potrebbe venire dall’interno o dall’esterno del gruppo. Per sé, invece, immagina un futuro «più dedicato alla filantropia». Gli piacciono «le grandi sfide», ha spiegato, «ma non sono ancora sicuro di quali siano».
Wells afferma di lasciare Netflix con «una forte posizione finanziaria» ed «eccitanti programmi di crescita». Hastings ha ringraziato il manager definendolo «un partner di valore», lodando l’abilità con cui Wells ha gestito le risorse della società in un periodo di crescita spettacolare, che ha permesso a Netflix, lo scorso maggio, di superare Disney e diventare la più grande società di entertainment del pianeta.
A luglio, però, la crescita degli abbonati nel secondo trimestre per la prima volta ha deluso le attese degli analisti: soltanto 5,2 milioni di nuovi abbonati rispetto ai 6,3 milioni previsti dagli analisti e dallo stesso Wells, che ha definito il secondo trimestre «robusto ma non stellare», con una prospettiva prudente per il trimestre corrente. Ma la frenata è stata subito punita dagli abbonati in Borsa, dove il titolo Netflix ha perso circa il 18% dal record di inizio luglio. Ma da gennaio a oggi le azioni hanno guadagnato circa il 70%, spinte dagli ambiziosi piani di crescita, che arriverà sopratutto dai contenuti originali. Per finanziarli Netflix per quest’anno ha annunciato tra i 7,5 e gli 8 miliardi di dollari di investimenti, a debito, che perciò continua a salire. Senza però spaventare le agenzie di rating: Moody’s di recente ha addirittura alzato il giudizio sul suo indebitamento.