Corriere della Sera

La prima di Ronaldo Napoli all’esame Lazio

Allegri avverte: «Cristiano ci darà tantissimo ma servono lavoro, motivazion­i e la squadra Già vinto? No, sennò saremmo tutti a sciare»

- di Stefano Agresti ed Alessandro Bocci

maggioranz­a juventina. Allegri indossa l’armatura e cerca di combattere l’euforia che ha contagiato l’ambiente sin dal giorno dell’arrivo del portoghese. «Ronaldo è il nostro valore aggiunto, ma per vincere serve la squadra». La solita Juve di sempre: cinica, tosta, affamata. Spietata. Con la Stella in più. «Perché puoi avere i giocatori più forti del mondo, ma se non hai le motivazion­i e la voglia di vincere tutti i giorni, non vai da nessuna parte», la predica fatta prima nel chiuso dello spogliatoi­o e poi in sala stampa.

Il discorso non riguarda il fenomeno di Funchal, ma tutto ciò che lo circonda e che potrebbe contagiare una squadra abituata a vincere ma che nello spogliatoi­o ha perso punti di riferiment­o pesantissi­mi come Buffon e Marchisio. Occhio all’effetto Ronaldo. Con il Cristiano sarà più facile volare, ma se l’approccio fosse sbagliato, potrebbe diventare paradossal­mente più difficile. «Per noi è una nuova sfida. Siamo più forti ma lo sono anche le nostre dirette concorrent­i. Milan, Inter e Roma sono migliorate e il Napoli è rimasto quello di prima. Bisogna mettere da parte l’eccitazion­e per gli arrivi dell’estate e rimanere con i piedi per terra».

La strategia è sempre la stessa: lavorare duro, rispettare l’avversario, vincere le partite. Sembra la ricetta del farmacista e Allegri in questi pochi giorni in cui la squadra ha lavorato a ranghi compatti dentro la Continassa, non ha percepito distrazion­i che potrebbero essere letali. Ma soltanto oggi, primo giorno del nuovo campionato, avrà contezza della solidità mentale del gruppo. La Juve è allenata a vincere a patto che nessuno creda di averlo già fatto. L’obiettivo è l’ottavo scudetto, ma con Ronaldo anche la Champions. Max non si nasconde. «Il primo obiettivo è superare la fase a gironi in Coppa. Il secondo arrivare a marzo in lizza per tutti i traguardi. La crescita, a livello di autostima, è stata importante in questi anni e chissà che stavolta non tocchi a noi vincere in Europa». Ma intanto bisognerà evitare le trappole della provincia. Per Ronaldo un’esperienza nuova. «È un

Allegri A CR7 non ho dato consigli, l’ho visto incuriosit­o, e lo sono anch’io

campione diverso dagli altri, si mette sempre in discussion­e e ci darà tanto. Sarà uno stimolo per tutti. Consigli non gliene ho dati, l’ho visto incuriosit­o. Lo sono anche io». La Juve gli sta nascendo tra le mani. Servirà tempo per trovare intesa e quadratura tattica. Cristiano sarà il manifesto di una squadra votata all’attacco con Cancelo terzino; Bernardesc­hi, Dybala e Douglas Costa dietro il portoghese fenomeno. Il Chievo sospira. Ha fatto un solo punto nelle ultime 12 partite contro la Juve anche se D’anna, tre gare in serie A, ha sempre vinto. Difficile salvare la pelle oggi.

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 ?? (Getty Images) ?? Coppia Cristiano Ronaldo, 33 anni, e Paulo Dybala, 24, la supercoppi­a di attaccanti che la Juventus schiera oggi a Verona contro il Chievo per la prima partita del campionato 2018-19
(Getty Images) Coppia Cristiano Ronaldo, 33 anni, e Paulo Dybala, 24, la supercoppi­a di attaccanti che la Juventus schiera oggi a Verona contro il Chievo per la prima partita del campionato 2018-19

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