La prima di Ronaldo Napoli all’esame Lazio
Allegri avverte: «Cristiano ci darà tantissimo ma servono lavoro, motivazioni e la squadra Già vinto? No, sennò saremmo tutti a sciare»
maggioranza juventina. Allegri indossa l’armatura e cerca di combattere l’euforia che ha contagiato l’ambiente sin dal giorno dell’arrivo del portoghese. «Ronaldo è il nostro valore aggiunto, ma per vincere serve la squadra». La solita Juve di sempre: cinica, tosta, affamata. Spietata. Con la Stella in più. «Perché puoi avere i giocatori più forti del mondo, ma se non hai le motivazioni e la voglia di vincere tutti i giorni, non vai da nessuna parte», la predica fatta prima nel chiuso dello spogliatoio e poi in sala stampa.
Il discorso non riguarda il fenomeno di Funchal, ma tutto ciò che lo circonda e che potrebbe contagiare una squadra abituata a vincere ma che nello spogliatoio ha perso punti di riferimento pesantissimi come Buffon e Marchisio. Occhio all’effetto Ronaldo. Con il Cristiano sarà più facile volare, ma se l’approccio fosse sbagliato, potrebbe diventare paradossalmente più difficile. «Per noi è una nuova sfida. Siamo più forti ma lo sono anche le nostre dirette concorrenti. Milan, Inter e Roma sono migliorate e il Napoli è rimasto quello di prima. Bisogna mettere da parte l’eccitazione per gli arrivi dell’estate e rimanere con i piedi per terra».
La strategia è sempre la stessa: lavorare duro, rispettare l’avversario, vincere le partite. Sembra la ricetta del farmacista e Allegri in questi pochi giorni in cui la squadra ha lavorato a ranghi compatti dentro la Continassa, non ha percepito distrazioni che potrebbero essere letali. Ma soltanto oggi, primo giorno del nuovo campionato, avrà contezza della solidità mentale del gruppo. La Juve è allenata a vincere a patto che nessuno creda di averlo già fatto. L’obiettivo è l’ottavo scudetto, ma con Ronaldo anche la Champions. Max non si nasconde. «Il primo obiettivo è superare la fase a gironi in Coppa. Il secondo arrivare a marzo in lizza per tutti i traguardi. La crescita, a livello di autostima, è stata importante in questi anni e chissà che stavolta non tocchi a noi vincere in Europa». Ma intanto bisognerà evitare le trappole della provincia. Per Ronaldo un’esperienza nuova. «È un
Allegri A CR7 non ho dato consigli, l’ho visto incuriosito, e lo sono anch’io
campione diverso dagli altri, si mette sempre in discussione e ci darà tanto. Sarà uno stimolo per tutti. Consigli non gliene ho dati, l’ho visto incuriosito. Lo sono anche io». La Juve gli sta nascendo tra le mani. Servirà tempo per trovare intesa e quadratura tattica. Cristiano sarà il manifesto di una squadra votata all’attacco con Cancelo terzino; Bernardeschi, Dybala e Douglas Costa dietro il portoghese fenomeno. Il Chievo sospira. Ha fatto un solo punto nelle ultime 12 partite contro la Juve anche se D’anna, tre gare in serie A, ha sempre vinto. Difficile salvare la pelle oggi.