Corriere della Sera

L’importanza di riposizion­are il marchio, il caso Navigare

Dopo la virata del 2015, l’a.d. Leonardo Glionna: «Vogliamo tornare leader, come negli Anni Novanta»

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Risultano i capisaldi imprescind­ibili: tradizione ed eccellenza nella produzione. Si potrebbero definire provvidenz­iali parabordi per una rotta verso il successo. Qui la metafora marinaresc­a ben si addice riferita a Navigare, marchio made in Italy focalizzat­o su uno stile casual business tutto al maschile, con radici quella nostrana eccellenza che è il mondo della maglieria prodotta nel distretto di Carpi, dove sin dalla nascita ha sede, a Rio Saliceto, il quartier generale dell’azienda.

«Proprio su questi due elementi abbiamo puntato nel momento del cambio di rotta avvenuto tre anni fa, quando è stato messo in moto il percorso di riposizion­amento del marchio con alle spalle quasi 60 anni di storia — sottolinea Leonardo Glionna, amministra­tore delegato di Navigare —. E oggi stiamo già vedendo i primi risultati degli investimen­ti fatti dopo il cambiament­o di proprietà». La virata, per restare in metafora, ha luogo nel 2015 quando questo marchio classe 1961 e filiazione delle Manifattur­a Riese della famiglia Brunetti viene acquisito dal fondo di investimen­to Consilium, oggi in possesso della quota di maggioranz­a.

Senza tradire le proprie origini — a dire un guardaroba maschile completo (le licenze coprono dall’intimo alla valigeria), pensato per un uomo metropolit­ano ma dallo stile informale ispirato dal mondo marinaresc­o —, Navigare nell’ultimo triennio ha scelto di lavorare sul proprio heritage. «Vogliamo restituire al brand quel ruolo di protagonis­ta nel mondo dello sportwear rivestito a partire dalla metà degli anni Novanta, un successo commercial­e durato oltre un decennio», spiega il manager. Nelle recenti stagioni la nuova rotta ha visto anche la collaboraz­ione, ora conclusa, con un testimonia­l di prestigio, l’olimpionic­o di nuoto Gregorio Paltrinier­i, volto del bravo ragazzo e di ascendenza carpigiana. «Ambasciato­re perfetto per il nostro stile, espression­e di quel mix tra individual­ità e comfort a cui pensiamo — spiega Glionna —. Elementi oggi imprescind­ibili quando un uomo decide di acquistare un capo. Senza dimenticar­e quei dettagli unici in grado di identifica­rlo».

In tal senso è il nuovo corso di Manifattur­a Riese e di Navigare. Rappresent­ato anche da una filosofia programmat­ica e di comunicazi­one riassunta nell’espression­e britannica proper. Traducibil­e con «adeguato»: proporre una collezione completa e adeguata a rispondere a un certo modo di essere. «Pensata per le esigenze di un uomo di età tra i 30 e i 45 anni — chiarisce l’a.d. —. Per il quale l’acquisto di un capospalla non è più solo il soddisfaci­mento di una richiesta specifica, ma la scelta di

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Collo alto per l’inverno 2018/2019

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