Ilva ad Arcelor, l’avvocatura pronta a dare il via libera
Il parere dell’avvocatura dello Stato sull’ilva è pronto. E se non è già arrivato sulla scrivania del vicepremier (e ministro dello Sviluppo economico e del lavoro) Luigi Di Maio, ci arriverà a breve. Come era prevedibile, il parere dell’avvocatura — secondo le indiscrezioni che trapelano — ricalca con sia quello dell’anticorruzione, sia quello dato dalla stessa Avvocatura a Carlo Calenda (all’epoca ministro dello Sviluppo economico) un anno fa. In buona sostanza, tutti hanno rilevato criticità nella procedura di gara dell’ilva, ma non tali da annullarla. Ciò non toglie che, se il ministro, cioè lo Stato, vuole, può rescindere l’accordo con Arcelormittal, esponendosi però a contenziosi e risarcimenti milionari. Un anno fa, sulla base di questo parere, Calenda aveva deciso di non cambiare le regole in corsa. Adesso la palla passa a Di Maio, da cui tutto era partito lo scorso 24 luglio: sulla scorta delle verifiche interne sul dossier Ilva — sollecitate anche dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano — e del parere fornito dall’anac, il vicepremier aveva deciso di avviare un procedimento amministrativo (della durata di 30 giorni) finalizzato all’eventuale annullamento in autotutela del decreto di aggiudicazione della gara. Venerdì 24 agosto, quindi, è attesa l’ultima parola.