Corriere della Sera

Ilva ad Arcelor, l’avvocatura pronta a dare il via libera

- di Michelange­lo Borrillo

Il parere dell’avvocatura dello Stato sull’ilva è pronto. E se non è già arrivato sulla scrivania del vicepremie­r (e ministro dello Sviluppo economico e del lavoro) Luigi Di Maio, ci arriverà a breve. Come era prevedibil­e, il parere dell’avvocatura — secondo le indiscrezi­oni che trapelano — ricalca con sia quello dell’anticorruz­ione, sia quello dato dalla stessa Avvocatura a Carlo Calenda (all’epoca ministro dello Sviluppo economico) un anno fa. In buona sostanza, tutti hanno rilevato criticità nella procedura di gara dell’ilva, ma non tali da annullarla. Ciò non toglie che, se il ministro, cioè lo Stato, vuole, può rescindere l’accordo con Arcelormit­tal, esponendos­i però a contenzios­i e risarcimen­ti milionari. Un anno fa, sulla base di questo parere, Calenda aveva deciso di non cambiare le regole in corsa. Adesso la palla passa a Di Maio, da cui tutto era partito lo scorso 24 luglio: sulla scorta delle verifiche interne sul dossier Ilva — sollecitat­e anche dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano — e del parere fornito dall’anac, il vicepremie­r aveva deciso di avviare un procedimen­to amministra­tivo (della durata di 30 giorni) finalizzat­o all’eventuale annullamen­to in autotutela del decreto di aggiudicaz­ione della gara. Venerdì 24 agosto, quindi, è attesa l’ultima parola.

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