Banche, meno sofferenze: calo di 27 miliardi
I cinque maggiori istituti hanno ceduto in sei mesi il 17,9% dei crediti deteriorati
I crediti deteriorati se ne vanno dai portafogli delle banche italiane, alleggerendo i loro bilanci. I primi cinque istituti di credito nazionali, Intesa Sanpaolo, Unicredit, Ubibanca, Banco Bpm e Bper, hanno eliminato a giugno 2018 un totale di 26,75 miliardi di npl rispetto al dato della fine dell’anno scorso. Equivalente al 17,9% dello stock esistente secondo i dati dell’ultimo trimestre del 2017. Questo vuol dire che resta nella pancia delle banche top 5 la somma aggregata di 122,4 miliardi di euro, che comprende, in ordine di gravità, i crediti scaduti, le probabili inadempienze e le sofferenze.
Facendo una panoramica dei singoli istituti, Intesa Sanpaolo nel corso del semestre ha effettuato una grossa operazione di cessione di crediti deteriorati al fondo svedese Intrum Justitia, cedendogli 12,6 miliardi di crediti deteriorati, nell’ambito del Piano di impresa del gruppo per il triennio 2018-2021, che prevede una forte riduzione di npl senza dover scaricare oneri straordinari sugli azionisti. All’istituto restano ancora 39,5 miliardi di sofferenze, il 9,3% sulla totalità dei crediti. Unicredit nello stesso periodo ha smaltito 5,8 miliardi lordi e gli restano ancora 42 miliardi. Ubi Banca ha annunciato di voler cartolarizzare 2,75 miliardi di sofferenze facendo ricorso alla garanzia pubblica, la cosiddetta Gacs, disponibile fino al 6 settembre, sempre che l’unione europea non conceda la proroga di sei mesi chiesta dal governo a inizio luglio scorso.
Al netto di questa operazione, l’istituto si è liberato di 650 milioni di crediti inesigibili, mantenendone 12 miliardi ancora in pancia. Banco Bpm ha annunciato di avere in programma entro fine anno una nuova dismissione, ma nella prima dell’anno ha ceduto 6,1 miliardi di npl, restando con 19,4 miliardi. Infine, la Banca popolare dell’emilia Romagna ha ridotto il suo stock di crediti non performanti per un totale di 1,6 miliardi: resta un totale di sofferenze pari a 8,9 miliardi, il 17,4% dei crediti totali.
Intesa Sanpaolo
La banca guidata da Carlo Messina ha ceduto a Intrum Justitia 12,6 miliardi di npl