Sting canta tra gli operai «Vivo qui, era mio dovere»
Firenze, la star canta per i 318 licenziati dai belgi di Bekaert
FIRENZE Dicono che quando gli accordi di «The last ship» hanno iniziato a vibrare davanti all’ingresso della fabbrica, quei cinquecento operai, ancora increduli, non hanno più visto davanti a loro il grande Sting cantare, ma Gordon Matthew Thomas Summer, il vero nome della popstar, «uno di loro».
Sì, proprio il menestrello inglese, non ancora leader dei Police, che narrava cantando la chiusura del cantiere di Wallsend, pochi chilometri da Newcastle, dove avevano lavorato il nonno e il padre e adesso era lì a cantare per loro, contro un’altra chiusura incomprensibile, ignobile, inaccettabile e regalare un po’ di sorriso e tanta solidarietà a questi lavoratori.
E non è stata retorica, stavolta. Durante quelle ore trascorse davanti ai cancelli della Bekaert di Figline Valdarno, la fabbrica della multinazionale belga che ha deciso di chiudere e ha licenziato in tronco 318 operai, la musica a sorpresa di Sting ha realmente tirato su il morale di tante famiglie e ha dato loro un po’ di speranza. «Perché se è arrivato Sting vuol dire che oggi siamo meno soli di ieri», dice Matteo, uno degli operai.
Sting è arrivato ieri mattina. Prima di sfoderare dalla custodia la sua immancabile chitarra ha chiesto di ascoltare La vicenda
● Ieri mattina Sting ha visitato il presidio dei lavoratori della Bekaert di Figline Valdarno (Firenze), dove il musicista inglese possiede la tenuta
«Il Palagio», in segno di solidarietà
● Nel giugno scorso la multinazionale belga ha annunciato la chiusura dello stabilimento e il licenziamento dei 318 dipendenti. Il 7 agosto è stato annunciato lo slittamento dei licenziamenti da inizio settembre — come previsto all’inizio — a inizio ottobre. Ma il problema resta aperto le storie dei lavoratori. Ha domandato loro perché erano arrivate le lettere di licenziamento, ha voluto sapere se c’erano speranze che la chiusura e i licenziamenti fossero annullati e ha sorriso quando ha avuto la conferma che, dopo gli incontri al ministero dello Sviluppo economico, una speranza si accesa e tutto è stato rinviato di un mese.
Poi, su richiesta degli operai che lo hanno abbracciato, fotografato e soprattutto ringraziato per quell’inatteso gesto di solidarietà di un sabato caldissimo di agosto, Gordon è tornato Sting e le sue canzoni hanno incantato quei lavoratori. Orgogliosi e capaci persino di rispondere con un regalo in musica alla musica della grande star.
Facendo una sorpresa all’artista inglese, hanno intonato «Una vita da mediano» di Ligabue. «Perché anche questa canzone ci rappresenta, proprio come “The last ship”, l’ultima nave. E non vogliamo che i nostri steel cord (i rinforzi in acciaio per pneumatici che lì vengono prodotti, tra i migliori al mondo, ndr) siano gli ultimi», hanno detto gli operai.
Sting ha ringraziato, ha risposto che per lui è stato un Solidarietà
Un momento della visita di Sting al presidio dei lavoratori della Bekeart, che oggi riapre i battenti mentre resta incerto il futuro degli operai piacere e un dovere essere lì e non solo perché nel comune di Figline il cantante ha da tempo acquistato una tenuta, «Il Palagio», dove vive quando è in Italia e insieme alla moglie produce vino e altri prodotti, tra cui il miele.
«È stato Sting a contattarci — rivela Alessandro Beccastrini, leader della Fim/cisl toscana — anticipandoci l’idea di venire a portare la sua solidarietà. Ed è stato straordinario. Credo che saranno tanti di più, adesso, a parlare dei nostri problemi. La sua presenza e la sua musica ci hanno aiutato a tenere alta l’attenzione su una vertenza che vogliamo portare fino in fondo, fino a scongiurare la chiusura di questo stabilimento».
Musica e impegno «Ha voluto conoscere le storie dei lavoratori», spiega il sindacalista Alessandro Beccastrini
Il sindacalista ha ricordato che stamani l’azienda riaprirà dopo la pausa estiva. «Rientreranno i manutentori, poi lunedì riprenderà la produzione — ha spiegato Beccastrini —. Il prossimo appuntamento per le trattative è fissato per il 3 settembre in Regione, dopo si conosceranno le date dei successivi incontri a Roma, nei quali dovrebbe essere indicata la strada per evitare la chiusura. Noi continuiamo a lavorare e lottare. Grazie anche all’amico Gordon. Il grande Sting».