Milik e Insigne ribaltano la Lazio
Immobile segna il primo gol ma il Napoli di Ancelotti non trema e sbanca l’olimpico
ROMA Quando Insigne pesca Callejon oltre la linea difensiva della Lazio, sul lato opposto dell’area, e lo spagnolo trova Milik smarcato in mezzo all’area per un gol facile facile, viene naturale guardare verso la panchina del Napoli: ma c’è Carlo Ancelotti oppure ancora Maurizio Sarri?
C’è Carletto, in giacca e cravatta, il quale ricomincia la sua avventura tra di noi con una vittoria piena di cose belle: la vittoria contro la Lazio, e passare qui non è mai semplice anche se gli azzurri l’anno scorso ne avevano fatti quattro; certi meccanismi virtuosi ereditati dal passato; alcune novità incoraggianti tipo Hamsik in regia, Zielinski titolare, Milik in mezzo all’area.
Poi è vero che ci sono situazioni da migliorare, ma siamo ancora nel cuore di agosto. Soprattutto una è sembrata inquietante: le amnesie che hanno consentito alla Lazio prima di andare in vantaggio e poi di sfiorare il pareggio (Acerbi ha colpito un palo clamoroso al 90’), benché le differenze in campo fossero abbastanza marcate. Nella Lazio ha colpito l’inconsistenza di Milinkovic-savic, l’uomo da 120 milioni di euro: che non abbia ancora assorbito la delusione di non essere a Madrid oppure a Manchester?
Voleva equilibrio, Ancelotti: l’aveva annunciato, quasi supplicando il Napoli di non andare avanti a testa bassa. E la squadra gli ha dato retta, almeno