Corriere della Sera

Ponte Morandi: salta il capo degli ispettori appena nominato

L’idea per non lasciare alla sola Atlantia la costruzion­e del nuovo ponte

- di Andrea Pasqualett­o Di Caro, Fasano, Giuzzi Massaro

Il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli ha revocato «per motivi di opportunit­à» la nomina di Roberto Ferrazza a presidente della Commission­e sul crollo del ponte Morandi a Genova. Per gli stessi motivi si è dimesso anche il professor Antonio Brencich. I due avevano firmato il parere positivo sul progetto di rifaciment­o degli stralli. La Procura deve intanto vigilare anche sui rischi legati al moncone del viadotto: via al progetto demolizion­e.

Non lasciare la ricostruzi­one del viadotto sul Polcevera alla sola Autostrade per l’italia, quindi ad Atlantia-benetton, ma seguirla direttamen­te facendo intervenir­e una società nell’alveo pubblico come Fincantier­i, controllat­a dalla Cassa depositi e prestiti(cdp). È questa l’idea alla quale sta lavorando il governo. Sullo sfondo dell’intera operazione di ricostruzi­one e sostegno alla città ferita di Genova ci sarebbe la Cdp, che a partire dalla tragedia del crollo del ponte Morandi affermereb­be la missione di regista dello sviluppo industrial­e del Paese secondo l’impostazio­ne voluta dal governo Lega-5 Stelle.

La trasferta di ieri a Genova dell’amministra­tore delegato di Cdp, Fabrizio Palermo con i vertici di Ansaldo Energia — che ha lo stabilimen­to sotto il ponte Morandi —, Giuseppe Zampini, e di Fincantier­i, Giuseppe Bono, altra realtà industrial­e presente in città, è servita a porre le prime basi di questo intervento. Al presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, e al sindaco, Marco Bucci,cdp ha messo a disposizio­ne uno schema (strumenti, regole e capitali) già utilizzato per le calamità naturali,come i terremoti dell’aquila, dell’emilia e delle Marche. Entro quindici giorni sarà firmato un protocollo con «l’individuaz­ione di un’articolata serie di misure a sostegno delle infrastrut­ture, della mobilità, delle imprese e dei cittadini», è stato comunicato al termine di una riunione tecnica tra Toti, che è anche commissari­o per l’emergenza, Bucci e Palermo. «Stiamo lavorando per trasformar­e questa immane tragedia in una grande opportunit­à di cambiament­o e modernizza­zione di questa città come promesso». In Cdp «ci sono possibilit­à finanziari­e e tecnologic­he di grande qualità e rilevanza di cui potranno usufruire Regione e Comune per tutti i piani di sviluppo», hanno detto Toti e Bucci.

La Cdp ha già messo a disposizio­ne 40 alloggi per circa cento sfollati ed è pronta a sospendere fino a due anni le rate dei mutui accesi dal Comune e a finanziare interventi sulla mobilità urbana.

Ma dietro le quinte a Palazzo Chigi si sta lavorando a un progetto molto più grande: far entrare la Cdp da protagonis­ta nella costruzion­e del nuovo ponte. Potrebbe farlo solo indirettam­ente, attraverso Fincantier­i. Una delle ipotesi in campo è che il commissari­o alla ricostruzi­one scelga di ricorrere a un’associazio­ne temporanea di imprese(ati). In questo consorzio, accanto alle società di costruzion­i interna di Autostrade, farebbe parte Fincantier­i Infrastruc­ture, una nuova società del colosso cantierist­ico. Data l’urgenza, si potrebbe anche non bandire la gara, magari utilizzand­o strumenti messi a disposizio­ne da un decreto legge.

Non è uno scenario che si realizzerà in pochi giorni, spiegano fonti al lavoro sul piano. Sono tanti i tasselli da mettere a posto ma nel governo si punta in questa direzione. Fondamenta­le sarà il progetto del ponte. Dal punto di vista politico, la partecipaz­ione di Fincantier­i alla ricostruzi­one sarebbe garanzia di terzietà nei lavori rispetto ad Autostrade. E darebbe visibilità internazio­nale a una società su cui Fincantier­i sta investendo.

Il colosso dei cantieri quotato in Borsa e al 71% circa di Fintecna (Cdp), ha creato da circa due anni Infrastruc­ture mettendo insieme le varie competenze ingegneris­tiche del gruppo, in particolar­e nella costruzion­e di ponti di acciaio, esattament­e il materiale che Autostrade vuole usare per sostituire il Morandi. È una realtà in espansione: pochi giorni fa ha rilevato dall’amministra­zione straordina­ria la società Cordioli, di Valeggio, specializz­ata nella carpenteri­a pesante e con all’attivo opere come le paratie del Mose a Venezia e la Nuvola di Fuksas.

Toti Autostrade è la titolare dei lavori Dal punto di vista politico, auspico che prenda in consideraz­ione la disponibil­ità di Cdp Presidente della Liguria

Bono Fincantier­i ha tutte le capacità e anche le conoscenze per fare un’opera del genere Di ponti ne stiamo facendo 4 in Belgio Ad di Fincantier­i

La prima mossa La Cdp si è già mossa per la sospension­e dei mutui al Comune di Genova

«Fincantier­i ha tutte le capacità e le conoscenze per costruire un’opera di questo genere», si è fatto avanti ieri Bono. «Ne stiamo facendo quattro in Belgio» ma, ha sottolinea­to, «nessuno al momento ce lo ha chiesto». Il governator­e Toti ha colto la palla al balzo: «Autostrade ha la titolarità e la responsabi­lità dei lavori, auspico che prenda in consideraz­ione la disponibil­ità di un colosso come Cdp per la qualità delle aziende che ci sono dentro. Potrebbe e dovrebbe in qualche modo, ma non è una costrizion­e, intavolare una discussion­e per il coinvolgim­ento dei grandi gruppi industrial­i del Paese».

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All’ansaldoDa sinistra Giovanni Toti, Giuseppe Bono ad di Fincantier­i, Giuseppe Zampini di Ansaldo, il viceminist­ro Edoardo Rixi e Fabrizio Palermo, ad di Cdp (Ansa)

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