Duelli nel segno dei gol
Subito di fronte i bomber più attesi Immobile e le doppiette alla Juve
Diversi, ma con la stessa malattia: il gol. Insieme in carriera ne hanno segnati 1.355, un’enormità dal valore stimabile in oltre 400 milioni. La seconda giornata è quella della sfida tra i bomber, i più prolifici, attesi, sotto pressione. Scontri diretti tra mostri dell’area di rigore.
Il re, neanche a dirlo, è Cristiano Ronaldo con 571 reti in carriera, attesissimo sempre e ancor di più all’esordio allo all’allianz Stadium. L’ultima apparizione nella casa bianconera fu il 3 aprile, con una doppietta condita da una rovesciata da standing ovation, finita dritta nella cineteca del calcio mondiale. Per il portoghese da 100 milioni sulla carta l’incrocio è però pericolosissimo, di là c’è la Lazio di Ciro Immobile, capocannoniere dell’ultima serie A con 29 reti. Anche l’anno scorso il match alla vigilia sembrava segnato, la doppietta di Immobile però ribaltò il vantaggio di Douglas Costa e regalò il successo alla Lazio. Il bomber di Inzaghi ha ricominciato come aveva finito, segnando subito alla prima contro il Napoli, mandando in tilt con un colpo secco tre difensori di Ancelotti. Per status la Juve deve vincerle tutte o quasi e Ronaldo cerca la sua prima rete italiana dopo l’esordio contro il Chievo, un combinato che fa tremare la Lazio, già provata dall’avvio più complicato della serie A. Dopo il Napoli ecco la Juve, prime due della passata stagione, il rischio di restare a zero punti è alto, Immobile è l’appiglio per provare a uscire dal pozzo.
Tra passato e presente è lo scontro del San Paolo. Un rendez vous atteso da due anni a Napoli, dove s’affrontano il presente, Arkadiusz Milik, contro il passato, Gonzalo Higuain. Il polacco fu acquistato due anni fa per 32 milioni e proprio per sostituire il Pipita che se ne andò alla Juve per 90, dopo aver segnato 36 gol, record (ancora imbattuto) del campionato. Milik non è mai riuscito a raccogliere l’eredità di Higuain. Era partito alla grande segnando tra campionato e Champions 7 gol in un mese e mezzo, poi l’infortunio (il primo al crociato), la riabilitazione, la panchina, il posto perso. con Ancelotti è lui il centravanti titolare e già alla prima contro la Lazio ha dimostrato di non aver perso confidenza con il gol. Higuain il suo esordio con il Milan deve ancora farlo. Napoli non è mai stata tenera con lui dopo l’addio, Pipita ha ripagato segnando già cinque volte in sei partite. Torna ancora, ma stavolta con la maglia rossonera, punto fermo del nuovo Milan, deciso a riprendersi una posizione in Champions. Il confronto di gol tra Higuain e Milik in serie A è impietoso: 111 a 11, il polacco però è stato quasi sempre infortunato negli ultimi due anni. Lo scontro dirà se il Napoli è quello di sempre (da scudetto) e se il Milan può lottare per tornare a stare nel gruppo delle prime.
La sfida del rilancio mette a confronto Mauro Icardi e Andrea Belotti, bomber giovani (25 e 24 anni) e tra i più costosi: 110 milioni la clausola dell’interista, 100 del granata, en-
trambe valide solo per l’estero. Inter e Torino hanno iniziato con una sconfitta e senza gol. S’aggrappano ai loro attaccanti e capitani per trovare i primi punti della stagione. Più in bilico l’inter, battuta dal Sassuolo all’esordio e presto assalita dai dubbi, ma con la certezza Icardi, capocannoniere la scorsa stagione (con Immobile) con 29 reti. Per Belotti deve essere l’anno della ripartenza, dopo l’ultimo campionato segnato da infortuni e solo 10 reti.
È già l’ora dei bomber, adesso devono parlare i gol.