Corriere della Sera

Gronda, la crociata di Grillo: idea morbosa

Nello show in Versilia attacca Bagnasco. E sui campi profughi: in Giordania usano la moneta virtuale

- Marco Gasperetti mgasperett­i@corriere.it

La curiosità più grande, prima dell’inizio dello spettacolo, è se Beppe parlerà di Matteo. O meglio se Grillo attaccherà Salvini per i fatti della nave Diciotti a Catania. Che per qualche grillino toscano è anche una speranza (tra i presenti il sindaco di Livorno Filippo Nogarin) perché da queste parti il contratto di governo con la Lega sta provocando mal di pancia. E invece l’elevato delude tutti. Salvini non lo nomina neppure e sulla Diciotti è minimalist­a. «Adesso c’è l’epopea di questa nave diventata un caso mondiale», urla al microfono Grillo. Ma quando tra i grillini c’è chi pensa che finalmente l’esternazio­ne anti-leghista stia arrivando, ecco la delusione. Altro che 167 profughi della Diciotti. «Ci sono 60 milioni di persone che nel mondo si spostano e si sposterann­o sempre di più — riflette —. Bisogna capire bene chi sono, dove vanno. Lasciamo da parte un po’ di cuore e utilizziam­o un pezzettino di cervello».

Dunque, che fare? La risposta di Grillo tira in ballo la Giordania e la «meraviglia» del campo profughi più grande del mondo che funziona

d Nazionaliz­zare? Vogliamo governare settori centrali come le telecomuni­cazioni

con blockchain, il sistema che fa funzionare le monete virtuali come i bitcoin. «Sono andato a vederlo (il campo di Zaatari, ndr) — spiega — ed è governato grazie alla blockchain che elimina le spese dell’intermedia­zione bancaria e fa risparmiar­e un sacco di soldi. Il governo accredita a ognuno dei profughi su una carta digitale 20 euro al mese. L’immigrato fa la spesa, un dispositiv­o ottico lo identifica e manda dati all’onu». Ma le meraviglie della nuova tecnologie non si fermano qui: «Il blockchain è stato utilizzato anche in Africa, in Sierra Leone per le elezioni. E sono andate benissimo, nessun imbroglio».

Il garante M5S parla anche del Ponte Morandi e il suo discorso è uno scossone per chi pensa alla ricostruzi­one. «Rifare il ponte, costruire la Gronda (il nuovo tratto autostrada­le che in passato il M5S ha osteg- giato, ndr) è un disegno morboso e stupido — spiega Grillo —. Sono progetti pensati nel 2001. Adesso tutto è cambiato. Bisogna analizzare i flussi della merce, stabilire che cosa deve passare sui ponti. Il 50% dei container che girano per l’europa sono vuoti». Stavolta è la Svizzera, una volta afflitta da camion che le creavano danni ambientali ed economici, a indicare la via. «Il governo elvetico ha aumentato le tasse e con quei soldi ha costruito il tunnel del San Gottardo».

Grillo ricorda il funerale di Genova dove «durante l’omelia del cardinale Bagnasco sono uscito dalla chiesa — racconta —. Era lì col suo cappello dorato per celebrare la morte di operai, di povera gente che andava in vacanza. Lui gira con la scorta. Vi immaginate se Gesù avesse avuto la scorta?». Non mancano strali alla sinistra «cupa, boriosa e noiosa» che si scaglia contro le nazionaliz­zazioni delle autostrade quando «noi vogliamo tornare a governare i settori centrali del Paese come le telecomuni­cazioni».

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In scena Beppe Grillo, 70 anni, giovedì sera ha presentato il suo ultimo spettacolo «Insomnia» a Marina di Pietrasant­a

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