Autostrade e il dialogo con il governo (tramite Cdp)
Ufficialmente non ci sono interlocuzioni né contatti tra Autostrade per l’italia e il governo: troppo lontane le posizioni, specialmente dopo che l’esecutivo Cinquestellelega ha avviato la revoca della concessione e per di più non intende pagare alcun indennizzo alla holding controllata dai Benetton, Atlantia, a causa degli enormi danni causati al sistema economico di Genova dal crollo del ponte Morandi. Eppure un canale di interlocuzione tra le parti si è aperto, per ora sull’aspetto tecnico (ma fondamentale) della ricostruzione del ponte. Autostrade ha annunciato di poterlo rifare in acciaio in otto mesi; il governo però vuole dire la sua sull’opera. Il commissario alla ricostruzione (sulla scelta ci sono opinioni diverse) potrebbe favorire la nascita di un’associazione temporanea di imprese (Ati) tra le società interne di Autostrade-atlantia e Fincantieri, in particolare la controllata Fincantieri Infrastructure che realizza appunto ponti in acciaio. Il coinvolgimento nella ricostruzione di una società dell’alveo pubblico (in quanto sotto il controllo di Cassa depositi e prestiti) sarebbe per il governo garanzia di terzietà e darebbe alla Cdp la regia di fatto dell’intero programma. Dicono fonti dirette che sulla nascita dell’ati l’interlocuzione è piuttosto avanzata. Inoltre Fincantieri sta già realizzando un ponte sul Polcevera per ripristinare una prima viabilità su Genova, anche se si tratta di una soluzione tampone. La regia della Cdp guidata da Fabrizio Palermo, che gode della fiducia dei Cinquestelle, nel dialogo Autostrade-fincantieri potrebbe anche rivelarsi lo schema cui il gruppo dei Benetton si aggrapperà per evitare la decadenza della concessione. Sembra essere questa la visione del fronte più dialogante delle istituzioni coinvolte, come il sottosegretario a Palazzo Chigi, il leghista Giancarlo Giorgetti, o lo stesso Toti. A Genova Cdp dovrebbe rilevare quote anche delle società di trasporto pubblico locale. E sarebbero benvenute le commesse per Fincantieri, che ha tre stabilimenti in Liguria e può assorbire l’emergenza lavoro.