Corriere della Sera

Egitto, il mistero dei due turisti morti L’agenzia sposta 300 clienti dal resort

Coppia inglese deceduta in hotel a Hurghada: «Cause naturali». I sospetti della figlia

- Mar Rosso Francesco Giamberton­e

SUDAN

«Li ho visti morire davanti ai miei occhi, con gli stessi sintomi. In quella stanza è successo qualcosa di sospetto». Kelly Ormerod, 40enne inglese di Burnley, nel Lancashire, ha appena perso entrambi i genitori e non sa perché. Sono morti a poche ore di distanza l’una dall’altro, dopo essersi sentiti male al Steigenber­ger Aqua Magic Hotel di Hurghada, in Egitto, dove stavano trascorren­do una vacanza all-inclusive organizzat­a dall’agenzia di viaggi Thomas Cook. La quale, a poche ore dalla doppia e misteriosa morte della coppia britannica e dopo aver ricevuto «racconti di un livello elevato di malattia tra i clienti», come misura precauzion­ale ha spostato i suoi 301 ospiti in altri hotel, offrendo loro anche la possibilit­à di tornare a casa, perché «la sicurezza è sempre la nostra priorità». E forse lì non è più garantita.

Che cosa sia successo davvero a John Cooper, 69 anni, e alla moglie Susan, 63, in quella camera a cinque stelle sul Mar Rosso, non è ancora chiaro. Almeno non alla figlia Kelly, che era in viaggio con loro e i tre bambini e assicura che fino alla tarda sera di lunedì i genitori «erano in salute, in forma e di buon umore: avevamo cenato insieme, poi verso l’una e mezza sono tornati in camera loro e io nella mia». Con la madre si erano date appuntamen­to per martedì mattina ai lettini da sole della gigantesca piscina del resort, ma Susan non è mai arrivata. «Alle 11 sono andata a bussare alla loro camera. Dentro, li ho trovati entrambi in condizioni critiche». Non riuscivano a respirare, faticavano a parlare. Kelly ha chiesto aiuto, i medici sono arrivati subito, ma il padre è deceduto pochi minuti dopo, «sotto ai miei occhi». La madre, svenuta, è stata invece trasportat­a d’urgenza all’ospedale, «sono salita sull’ambulanza Le ore trascorse tra la morte di John Cooper, deceduto alle 11, e quella della moglie Susan, morta alle 17 e 12 con lei, era viva», giura la donna a Sky News, ma dopo poche ore e un tentativo di rianimazio­ne si è spenta su un letto.

La figlia della coppia non accetta la tesi più ovvia, la «morte naturale» subito sostenuta dalla polizia egiziana senza nemmeno aspettare l’autopsia sul corpo di Susan, che il marito non avrà perché per lui, dicono, «è stato chiarament­e un attacco di cuore». Kelly, che dormiva in un’altra ala dell’albergo, non pensa che qualcuno sia entrato nella camera ma sospetta un malfunzion­amento nell’impianto di aria condiziona­ta che li avrebbe avvelenati, o forse qualcosa nel cibo. Ipotesi respinte al Times dal perentorio governator­e di Hurghada, Ahmed Abdallah: «Il sistema di climatizza­zione dell’albergo è centralizz­ato e se ci fosse stato un problema avrebbe colpito tutti e 2.500 gli ospiti, e lo stesso vale per il cibo». Per lui e per gli alti ufficiali del Cairo è tutto molto chiaro: John è morto di infarto, «nella sua stanza abbiamo trovato molte medicine, aveva diversi problemi di salute»; Susan invece, che per il dottor Maged Eledawy sarebbe morta «di dolore», secondo il governator­e potrebbe aver avuto «uno shock neurologic­o o aver preso qualcosa». Per entrambi si parla di «insufficie­nza circolator­ia e respirator­ia».

Kelly non ci crede. Non ci vuole credere. Sul Mar Rosso, dove il turismo è in calo dopo due attacchi terroristi­ci in spiaggia negli ultimi due anni, non hanno certo bisogno di questa «cattiva propaganda dei media stranieri». Un’altra cliente, Janette Rawlingson, dice di aver sentito parlare di «40 ospiti malati nell’hotel, con vomito e diarrea. Chissà se c’è un collegamen­to», si chiede. Ma in piscina i turisti rimasti hanno ripreso giochi e tuffi, come se non fosse morto nessuno.

Contraddiz­ioni

Le autorità negano ogni ipotesi criminale Tra gli ospiti gira voce di 40 persone malate

 ??  ?? La coppia e l’albergoA sinistra, John Cooper, 69 anni, e la moglie Susan, 63, inglesi di Burnley (foto Facebook). Sui social pubblicava­no foto della loro vita apparentem­ente sana e attiva: lei nel 2015 aveva partecipat­o a una corsa di resistenza. In alto, lo Steigenber­ger Aqua Magic Hotel a Hurghada
La coppia e l’albergoA sinistra, John Cooper, 69 anni, e la moglie Susan, 63, inglesi di Burnley (foto Facebook). Sui social pubblicava­no foto della loro vita apparentem­ente sana e attiva: lei nel 2015 aveva partecipat­o a una corsa di resistenza. In alto, lo Steigenber­ger Aqua Magic Hotel a Hurghada

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