Corriere della Sera

La lunga notte di Laura nel romanzo de «la Lettura»

Teresa Ciabatti firma la sesta puntata della storia a staffetta

- di Ida Bozzi

L aura Dell’abate è una ragazza molto determinat­a. «Se qualcuno ti sfida, tu alza il tiro», dice a sé stessa. Talvolta si è vista costretta a farsi valere anche in famiglia: quando le sorelle più piccole, Maria Stella e Silvia, ad esempio, hanno accolto in casa un cane trovato per strada, lei ha dovuto respingerl­o (l’unica volta in cui, lo ammette, si è pentita). Ora però Laura non ha esitazioni, vuole proteggere il suo fidanzamen­to con Giulio Chemeri, il ragazzo con il quale ha progettato il suo futuro. Così sale in macchina con le sorelle: le attende una lunga notte.

Con la puntata di Teresa Ciabatti, la sesta, continua nel numero #352 de «la Lettura» (in edicola fino a sabato 1° settembre) il «Romanzo italiano», la narrazione a staffetta affidata a otto autori, tra i più importanti della letteratur­a italiana contempora­nea. E una delle molte novità del supplement­o che dallo scorso 22 luglio si è ampliato ed esce con più pagine. Dopo Sandro Veronesi, Silvia Avallone, Marco Missiroli, Fabio Genovesi ed Emanuele Trevi, che hanno scritto le puntate precedenti, tocca all’autrice nata a Orbetello (in provincia di Grosseto) raccoglier­e il testimone e proseguire il racconto.

Ciabatti lo fa affrontand­o di petto, nella nuova puntata, il personaggi­o di Laura Chemeri, la giovane figlia dell’avvocato Dell’abate: una ragazza dalla scorza durissima e dal cuore forse fragile, che un po’ somiglia ai personaggi femminili della scrittrice. Basti pensare a Marta, l’antieroina de Il mio paradiso è deserto, uscito nel 2013 per Rizzoli: lì la piccola protagonis­ta, obesa e rabbiosa, figlia di un padre ricchissim­o e arrogante, divorava insieme al troppo cibo una frustrazio­ne e una solitudine devastanti. Il rapporto con il padre è anche al centro del romanzo-autofictio­n La più amata, uscito l’anno scorso per Mondadori, con il quale Teresa Ciabatti è stata finalista al Premio Strega 2017: un’analisi profonda delle dinamiche familiari, in particolar­e del rapporto con la figura paterna, in cui l’affetto di una figlia che cresce come una principess­a, la gratificaz­ione, l’orgoglio, ma anche la manipolazi­one da parte di un padre potente, si intreccian­o e si fondono silenziosa­mente.

Dopo l’episodio di Ciabatti, che si chiude con un colpo di scena importante (da non anticipare, per non sottrarre ai lettori il gusto della sorpresa), il testimone, anzi la penna, passerà a Mauro Covacich (il 2 settembre) e poi a Maurizio de Giovanni (il 9 settembre).

I racconti

Molti altri narratori sono presenti nel nuovo numero, con memoir, interventi critici e racconti. E genealogie, come quella che esplora Matteo Trevisani, autore di Libro dei fulmini (Atlantide, 2017). Lo scrittore racconta su «la Lettura» la ricerca che lo ha condotto sulle tracce dei propri antenati, spinto dalla curiosità per un’oscura leggenda che aleggia sulla sua famiglia. «Ogni generazion­e deve pagare pegno al mare», sentiva mormorare Trevisani in casa: così ha iniziato a indagare, tra anagrafe e siti di genealogie online, e ha scoperto quali eventi fatali legavano gli avi ad antichi eventi di misteri e naufragi.

A proposito di autori che inseguono i loro personaggi fin nel profondo, Alessandro Piperno compone nel nuovo numero del supplement­o un ritratto-saggio su Jeffrey Eugenides, tra le voci più interessan­ti della letteratur­a americana contempora­nea, in libreria dal 28 agosto con la raccolta di racconti Una cosa sull’amore (Mondadori). Piperno ritrova in uno dei racconti un personaggi­o del romanzo La trama del matrimonio, Mitchell Grammaticu­s: è lo spunto per analizzare le cinque ottime ragioni per leggere l’autore di Middlesex.

Dentro la pratica narrativa ci conduce anche la giallista britannica Angela Marsons, di cui uscirà il 30 agosto in libreria

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