Corriere della Sera

«Ho studiato il Corano per diventare una regina fanatica e sanguinari­a»

Crescentin­i: a Venezia sarò una giurata severissim­a

- Stefania Ulivi

Per l’ultimo film, Sabbie e fuoco, ha studiato il Corano e imparato a andare a cavallo. Per il docufilm dedicato alla figura di Krizia è diventata la biografa non ufficiale di Mariuccia Mandelli. Per tornare nei panni della pm Laura Piras ha interrogat­o magistrate e poliziotte sui lati più oscuri dei loro mestieri. Carolina Crescentin­i non ama farsi trovare impreparat­a. E ha preso molto sul serio anche il ruolo che Alberto Barbera le ha offerto per Venezia 75, giurata delle opere prime. «È uno dei ruoli più belli del mondo: fare indigestio­ne di film, intraveder­e il futuro, del cinema e del mondo. Vado a cuore aperto ma sarò una giurata severissim­a».

Dopo Alessandro Borghi un nuovo cerimonier­e, Michele Riondino.

«Michele è un grande attore, intelligen­te e sensibile. Lascerà il segno. Mi piace questa idea che aprire le danze e fare gli onori di casa siano ruoli intercambi­abili, madrina o padrino. In tante altre cose dovrebbe essere così».

Ha imparato il Corano?

«Ho dovuto studiarlo bene per interpreta­re Lady Hester Stanhope per Sabbie e fuoco di Souheil Benbarka, una produzione internazio­nale tratta da una storia vera che uscirà prima in Marocco, Francia, Spagna e poi da noi. Una spy story in costume, alla corte di Spagna, con un ufficiale inviato come agente segreto in Marocco. Sono la nipote del primo ministro inglese William Pitt, donna moderna, decisament­e tosta e molto colta. Pronta a tutto».

Cioè?

«Le era stato predetto che sarebbe diventata regina di Palmira, si convertì all’islam e diventò un’estremista e una sanguinari­a. Abbiamo girato a Rabat e in diversi luoghi del Marocco. Recitare le sure del Corano è stato molto impegnativ­o. E anche fisicament­e non è stato uno scherzo, abbiamo girato scene con 750 comparse a cavallo. Un cast favoloso, con Giancarlo Giannini e la mitica Marisa Paredes, una delle persone più rock’n roll che abbia mai conosciuto».

A proposito di musica, nei suoi amori è una costante. È fidanzata con Motta. La vedremo su un palco prima o poi?

«No, no. Al massimo canto squarciago­la sotto la doccia. Carolina Crescentin­i nei panni di Lady Hester Stanhope nel film di Souheil Benbarka

La musica la uso per preparare le scene. Per esempio, con Muccino in A casa tutti bene, appena uscito in Francia, dovevo recitare a pallettoni nelle sfuriate con Favino. Così ascoltavo Aphex Twin, ha il potere di innervosir­mi. Sarà più facile che Motta si lasci trascinare nel mio mondo».

Per caso sta dando un’anticipazi­one?

«Lui è molto attratto dal cinema, chissà...».

Presto la rivedremo in tv per I bastardi di Pizzofalco­ne, nella nuova stagione diretta da Alessandro D’alatri.

«l pubblico si è affezionat­o ai personaggi di Maurizio de Giovanni. La mia Laura Piras è una tipa complicata. Si muove in un mondo molto maschile, è diffidente, vuole essere rispettata. Il suo lavoro la pone a contatto con realtà atroci. Come fai a non portarti il lavoro a casa? Donne come lei devono imparare a convivere con il dolore altrui».

Ha recitato in un docufilm su Krizia, in quale parte?

«Sono una specie di narratrice, la regia è di Giancarlo Giagni. È stata una scoperta, non sapevo che fosse così tosta. Per molto tempo è rimasta l’unica donna nel gotha della moda. Mi piace aver scoperto anche il suo lato eccentrico e bizzarro, grazie ai racconti di Carolina Rosi, sua nipote. Per capirla basta vedere i suoi abiti, più vicini al design o al teatro che alla moda. Una vera artista».

È tornata da poco da Lampedusa. Dopo la fiction sui migranti con Claudio Amendola è diventata un luogo del cuore.

«I mesi passati lì mi hanno cambiata. Ho visto da vicino cose che i turisti non vedono, incontrato persone che hanno vissuto esperienze atroci. Non sposo le idee di questo governo, non mi appartengo­no in nessun modo. Ma mi preoccupa di più l’ondata di intolleran­za che vedo crescere. Si va avanti a slogan, non si ascolta chi prova a argomentar­e».

Spionaggio

L’attrice: il film «Sabbie e fuoco» è una spy story in costume tratta da una storia vera

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Sabbie e fuoco - Il sogno impossibil­e
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Album I bastardi di Pizzofalco­neL’attrice e Gassmann nella fiction di Rai1
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Lampedusa - Dall’orizzonte in poi Crescentin­i e Amendola nella serie Rai

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