La Ferrari ha un Kimi in più
Novità promosse. Vettel può contare sul compagno, Bottas partirà ultimo
SPA FRANCORCHAMPS «Siamo vicini, noi e la Ferrari: gli aggiornamenti che abbiamo portato hanno lo stesso valore». Nella serata di un venerdì consacrato al Cavallino e a Kimi Raikkonen, capace di dominare il P2 e di offuscare perfino Sebastian Vettel e la sua zampata del mattino, Lewis Hamilton prova con una «velina» a esorcizzare una sensazione: alla ripresa della battaglia iridata, impostata anche con una sfida nella sfida grazie al ricorso alle versioni «evo 3» dei rispettivi motori, la Rossa — che sul musetto delle SF71H ha scritto «Nei nostri cuori» per commemorare le vittime di Genova — pare messa meglio dei rivali.
In attesa della qualifica e dell’interpretazione della strategia, oltre che delle possibili bizze del tempo (ma Vettel rassicura chi, memore di quanto capitato a Budapest e a Hockenheim, si preoccupa: «Abbiamo lavorato per non subire più il maltempo»), c’è un aspetto importante da valutare: avendo cambiato tutta la power unit, Bottas ha sforato il bonus stagionale. Ha così attivato il «bingo» delle penalità e partirà ultimo assieme alla Renault di Hulkenberg.
Invece la Ferrari sulla macchina di Raikkonen non ha toccato il turbo, evitando ad Iceman il -10. La situazione della Mercedes, quindi, è asimmetrica; quella dei suoi rivali, invece, è compatta. E questo al netto della prudenza dei ferraristi. Vettel: «Siamo fiduciosi, non ci sono stati problemi. Ma restano margini