Corriere della Sera

Nel voto Usa tornano i vecchi pregiudizi

- di Massimo Gaggi

Èpassato solo un decennio, ma sembra un evento lontano anni luce. 2008: l’elezione di Obama che doveva rimarginar­e la ferita dei conflitti razziali Usa. 2018: la razza di nuovo strumento di scontro politico. Nella campagna per il voto di mid term Donald Trump, consapevol­e della debolezza sua e dei repubblica­ni presso la maggioranz­a dell’opinione pubblica, sceglie una strategia spregiudic­ata e rischiosa. Accentua l’offensiva mediatica contro la stampa (ne parliamo in altra parte del Corriere) e contro le reti sociali e polarizza ancor più la politica — favorito in questo dalle molte vittorie di candidati radicali alle primarie democratic­he— cercando di galvanizza­re e compattare ancor più i conservato­ri. Per riuscirci fa balenare uno scenario di violenze in caso di successo della sinistra al Congresso («Se vincono loro smonterann­o tutto quanto fatto in fretta e con violenza, i movimenti “antifa” sono violenti» ha detto parlando con alcuni leader evangelici) e usa in modo non esplicito ma piuttosto trasparent­e i pregiudizi razziali come arma elettorale. I segnali di polemica contro i neri — che hanno conquistat­o molte nomination nelle primarie democratic­he —sono già parecchi e allarmanti: da Maxine Waters, la parlamenta­re nera che lo contesta spesso definita dal presidente «una con un quoziente d’intelligen­za molto basso» allo stesso riferiment­o a movimenti che giudica violenti: quelli «antifa» sono composti soprattutt­o da afroameric­ani. Da ieri, con le primarie pressoché completate e i candidati repubblica­ni ormai in campagna, gli ammiccamen­ti razziali sono esplosi in campo repubblica­no. È il caso dell’uomo di Trump in Florida, il candidato governator­e Ron Desantis, che ha usato nei confronti del suo avversario Andrew Gillium, primo nero a puntare a questa carica, due espression­i ambigue con un chiaro sapore razziale (monkey up può essere tradotto con sprecare tempo, girare a vuoto, ma è espression­e usata di rado, mentre il riferiment­o a monkey, scimmia, quando si parla di una persona di colore ha tutt’altro sapore). Intanto i governator­i repubblica­ni attaccano la candidata democratic­a nera della Georgia, Stacey Abrams, con uno spot tv che contiene anche accuse precise (tasse non pagate), ma si apre inquadrand­o i suoi piedi mentre la voce narrante dice di lei che è una che balla intorno ai problemi: neri bravi solo a cantare e ballare è il più classico dei pregiudizi razziali.

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