Corriere della Sera

Vecchie zuppe, nuovi stili La crisi del cibo in scatola immortalat­o da Andy Warhol Il sociologo: la lattina è simbolo di industrial­e, di standard ora il consumator­e è salutista e cerca la personaliz­zazione

- (nella foto Ap, una mostra a Milano) Elisabetta Russo

La vicenda

● Campbell, il celebre marchio alimentare Usa, ha annunciato che si separerà da alcune attività che valgono il 25% dei ricavi

● Il ceo ad interim Keith Mcloughlin sta consideran­do «una serie di opzioni strategich­e», inclusa la cessione dell’intero gruppo

● Secondo la stampa americana Campbell group è sotto pressione da parte del fondo Third Point, salito nel capitale della società, che sta premendo per vendere

● Ad essere in crisi è però una parte del settore dei prodotti alimentari in scatola, che sconta la maggiore attenzione dei consumator­i a cibi salutistic­i e personaliz­zati

Si avvicina la crisi del cibo in scatola? O un nuovo modo di concepirlo, più salutista? L’esempio è la crisi del marchio Campbell, reso celebre da Andy Warhol nel 1962, con una delle sue opere più famose, Campbell’s Soup Cans: quella lattina divenne un’icona della pop-art, un marchio leggendari­o e uno dei simboli del progresso anni 50, tutto fatto di cibo pronto e in scatola, per una donna che si emancipava e non perdeva tempo in cucina. Ma oggi Campbell segna il passo. L’azienda americana, infatti, ha annunciato che si separerà da alcune delle sue attività, che valgono il 25% dei ricavi, lasciando aperta la porta a una cessione dell’intero gruppo, sotto la pressione del fondo di investimen­to Third Point.

Negli ultimi anni Campbell ha provato a vincere la sfida del cibo fresco, con le zuppe Organic e Healthy Request e acquistand­o marchi come Bolthouse Farm (succhi di frutta freschi) e Plum Organics (prodotti bio per bambini). Ma l’investimen­to non era andato a buon fine e anzi adesso cerca acquirenti per quegli stessi marchi. La decisione di vendere il gruppo spetterà ai discendent­i di John T. Dorrance, l’uomo che all’inizio del ‘900 ha inventato le zuppe in lattina. I membri della famiglia detengono il 40% dell’azienda e due terzi degli azionisti devono approvare la vendita. Standard&poor’s ha tagliato il rating del gruppo a BBB- da BBB, e ha fatto notare che i segmenti delle zuppe e del beverage «sono categorie di prodotto in declino». Lo conferma anche Vanni Codeluppi, sociologo dei consumi: «I prodotti in scatola sono un’invenzione degli anni 5060, sulla scia del boom economico. Erano prodotti di massa, accessibil­i a tutti, democratic­i. Nel frattempo si è andati (molto) avanti ed è cresciuta la sensibilit­à salutista. Un prodotto in scatola ha un’immagine molto industrial­e: è già fatto, finito. E tanto standard. Mentre oggi il consumator­e cerca la personaliz­zazione. Oggi si predilige il fresco, anche il crudo, e si cerca l’ideale di sintonia con la natura».

La «salvezza» del cibo in scatola potrebbe essere la svolta «bio», segmento nel quale le aziende alimentari stanno cercando di reinventar­si. Dalla Nestlé alle italiane Findus e Star, i tentativi vanno in questa direzione. Knorr ha introdotto una nuova linea di zuppe refrigerat­e, Fratelli Beretta ha lanciato una variante bio di Viva La Mamma, una zuppa di ceci aromatizza­ta. Un esempio di rivincita è la carne Simmenthal, che qualche anno fa è stata protagonis­ta addirittur­a a Masterchef. Dopo essere tornata italiana (nel 2012 è passata da Kraft a Manzotin), è di nuovo nelle abitudini degli sportivi ed è stata nel cestino delle vivande base: come pietanza «povera», sì, ma che ha fatto tornare indietro di 30 anni il palato di un’intera generazion­e.

In vendita

Il marchio Campbell sta cedendo rami di attività che valgono il 25% dei suoi ricavi

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 ??  ?? ArteAndy Warhol (1928-1987) si ispirò alle lattine Campbell per una serie di opere diventate iconicheLa prima serie di quadri di questo tipo — 32 dipinti identici, anche per dimensione — risale al 1962: «Campbell’s Soup Cans» è un’attrazione del Moma di New York
ArteAndy Warhol (1928-1987) si ispirò alle lattine Campbell per una serie di opere diventate iconicheLa prima serie di quadri di questo tipo — 32 dipinti identici, anche per dimensione — risale al 1962: «Campbell’s Soup Cans» è un’attrazione del Moma di New York

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