Corriere della Sera

Il pm: se la Lega cambia nome limiti ai sequestri

- di Andrea Pasqualett­o

«Se i giudici accogliess­ero la nostra linea procederem­o con il sequestro fino a quando ci saranno soldi disponibil­i sui conti della Lega — dice il procurator­e di Genova — ma se viene creato un nuovo partito non potremmo aggredire i versamenti futuri».

GENOVA Ci saranno tre giudici e ci sarà un’ordinanza. E se quell’ordinanza andrà nel senso di sequestrar­e i fondi ovunque siano, attuali e futuri, per la Lega di Matteo Salvini non si mette bene.

In sintesi: mercoledì prossimo il Tribunale del Riesame di Genova è chiamato dalla Cassazione (alla quale si era rivolta la Procura) a pronunciar­si sul sequestro di 49 milioni di euro considerat­i il prezzo della truffa sui rimborsi elettorali perpetrata negli anni 2008-2010 ai danni dello Stato, quando il capo del Carroccio era Umberto Bossi. Vicenda per la quale il 24 luglio 2017 lo stesso Senatur e l’ex tesoriere Francesco Belsito erano stati condannati in primo grado. Nel decidere il da farsi (il pronunciam­ento potrebbe non essere immediato) i magistrati dovranno tener conto di un principio stabilito dalla Corte Suprema: si possono confiscare anche le entrate successive a quel periodo, fino alla concorrenz­a dei 49 milioni.

Procurator­e Francesco Cozzi, se il Riesame dovesse accogliere in pieno la linea della Cassazione, cosa succederà?

«Si procederà con i sequestri fino a quando ci saranno somme disponibil­i sui conti della Lega».

E se le difese impugneran­no l’ordinanza, dovete attendere la Cassazione?

«Sì, secondo un certo indirizzo».

Non è dunque scontato che, anche di fronte a un ok del Riesame, andrete a sequestrar­e subito?

«No, tutt’altro, anche perché la giurisprud­enza sul punto non è uniforme. E prevale l’indirizzo che occorra attendere la decisione della nuova Corte Suprema nel caso di sequestri preventivi finalizzat­i alla confisca, cioè quello di cui parliamo. Bisogna anche tener conto che è

I tempi

Ma la Lega per ora non chiude. Non è scontato che procederem­o subito ai sequestri

in corso un processo d’appello (quello contro Bossi e il tesoriere Belsito rispetto al quale è nato il sequestro, ndr) che potrebbe portare a un’assoluzion­e, sentenza che farebbe cadere il sequestro».

Quindi la Lega non chiude la prossima settimana?

«Direi di no».

Gli eventuali sequestri potranno aggredire i conti periferici del partito?

«Sì, se dovesse essere accolto il principio della Cassazione si andrà a sequestrar­e tutto quello che è riferibile alla Lega. In proposito c’è stata di recente una sentenza che ha considerat­o il patrimonio della Lega Toscana riconducib­ile a quello della Lega nazionale. C’erano le prove dei versamenti dai conti centrali a quelli regionali. Comunque, bisognerà valutare caso per caso».

E se viene creato un nuovo partito?

«Di fronte a un nuovo soggetto giuridico completame­nte autonomo, non potremmo fare nulla rispetto ai versamenti futuri. Anche se il neonato partito è erede del precedente dal punto di vista ideologico e politico. Bisogna sempre valutare la continuità giuridica per procedere e in questo caso salterebbe».

L’idea di creare un nuovo partito non è dunque peregrina se si vuol salvare il futuro patrimonio?

«Certo, come non è peregrina quella di versare nelle casse qualcosa che non sia denaro o il reimpiego diretto di somme di denaro. Mi spiego, se lei domani porta quattro lingotti d’oro alla Lega che sono ab origine una donazione di cose diverse, io non posso sequestrar­li. Se però mette dei soldi posso acchiappar­li».

È un assist a chi vuole finanziare la Lega.

«È il dettato della Cassazione».

Solo una piccola parte dei 49 milioni di euro sono stati distratti da Bossi e Belsito, il resto potrebbe essere stato speso per attività di partito. Non c’è una sproporzio­ne nel sequestro?

«Questo è un problema di merito. I bilanci sono stati ritenuti artatament­e contraffat­ti. La “quota” di denaro che ha preso vie diverse da quelle politiche è stata considerat­a sufficient­e a minare le fondamenta del conto economico. Se fosse sufficient­e o meno io però non lo so, l’ha deciso il tribunale».

A che punto è l’inchiesta per riciclaggi­o dei fondi della Lega, legata ai 49 milioni? Secondo l’accusa potrebbero essere finiti anche all’estero...

«Va avanti ma non dico altro. Ricordo solo che questa indagine è nata da una denuncia e dunque come atto dovuto. E non da una cattiveria della Procura».

Se venisse accolto il principio della Cassazione si andrà a sequestrar­e tutto ciò che è riferibile alla Lega, anche i conti periferici valutando caso per caso

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy