Corriere della Sera

Nuovi vertici ai Servizi segreti Guardia costiera sotto esame

Avviata la procedura per i nuovi vertici. Salvini: dice il premier

- di Fiorenza Sarzanini

Già domani il governo avvierà la procedura per il cambio ai vertici dei servizi segreti. Via il direttore del Dis Alessandro Pansa e via il capo dell’aise, l’agenzia per la sicurezza esterna, Alberto Manenti. Resta al suo posto il direttore dell’aisi Mario Parente. Pansa e Manenti pagano la proroga dall’esecutivo di Gentiloni, e pagano soprattutt­o l’ostilità del ministro dell’interno Salvini. E non è escluso che dopo il caso Diciotti, la nave bloccata per dieci giorni a Catania con 140 migranti, possa essere avvicendat­o il comandante della Guardia costiera, l’ammiraglio Giovanni Pettorino.

La decisione è presa. Già domani il governo Conte avvierà la procedura per il cambio ai vertici dei servizi segreti. Via il direttore del Dis Alessandro Pansa e via il capo dell’aise, l’agenzia per la sicurezza esterna Alberto Manenti. Rimane invece al suo posto il direttore dell’aisi Mario Parente, confermato appena prima dell’estate per altri due anni. Pansa e Manenti pagano il fatto di essere stati prorogati dall’esecutivo guidato da Paolo Gentiloni il 7 marzo, tre giorni dopo le elezioni perse dal Partito democratic­o.

Ma pagano soprattutt­o l’ostilità del ministro dell’interno e vicepremie­r Matteo Salvini. E infatti alcune indiscrezi­oni non escludono che — dopo il caso della nave Diciotti bloccata per dieci giorni a Catania con 140 migranti a bordo — possa essere avvicendat­o il comandante della Guardia Costiera, l’ammiraglio Giovanni Pettorino.

Il ministro Salvini assicura che «tutto è nelle mani di Conte», ma anche su questa partita Lega e Movimento 5 Stelle potrebbero dividersi. Perché il premier Giuseppe Paese ha necessità di avere buoni rapporti per difendere gli interessi economici delle aziende impegnate in quell’area e per il controllo dei flussi migratori.

Delicato e ancora pieno di incognite è anche il dossier egiziano. È stato il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi il primo a incontrare il presidente Al Sisi e poi Salvini e l’altro vicepremie­r Luigi Di Maio sono stati al Cairo ma numerose sono le questioni sul tavolo e l’intelligen­ce certamente gioca un ruolo fondamenta­le.

Nelle scorse settimane si è ipotizzato più volte che al vertice del Dis possa andare Elisabetta Belloni, segretario generale della Farnesina che ha certamente la competenza tecnica e politica per un ruolo così delicato.

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