Corriere della Sera

La badante accoltella i passanti a caso, muore una donna

Mantova, uccisa dipendente del museo del giocattolo. Tre feriti. Problemi psichici all’origine del gesto

- Andrea Galli

MANTOVA Il primo bersaglio della furia omicida è stato l’unico a morire, colpito da due fendenti al costato sinistro. Alle 17.30 Paola Beretta, 54enne con tre figli, dipendente comunale, donna appassiona­ta, occupata nel volontaria­to e conosciuta nel mondo culturale locale anche per collaboraz­ioni con i giornali, era al lavoro nel museo civico del giocattolo di Canneto sull’oglio, 4 mila abitanti in provincia di Mantova, quando ha incontrato Barbara Chmurzynsk­a, polacca 58enne. Chmurzynsk­a, affetta da problemi psichici, è entrata nella struttura di piazza Gramsci armata di due coltelli da cucina presi nell’abitazione dell’anziana che assiste, e ha cercato un bersaglio. A caso.

Nel museo c’erano dei visitatori e c’era lei, Paola Beretta, contro la quale la polacca, in La vicenda

● Terrore e morte a Canneto sull’oglio, 4mila abitanti in provincia di Mantova

● Una badante di 58 anni ha ucciso una persona, occupata nel museo del giocattolo, e poi ha ferito tre passanti. È stata fermata da un agente della polizia municipale regola con i documenti, non avrebbe avuto nessuna precedente acredine. Anzi, pare che nemmeno la conoscesse. Eppure l’ha puntata e l’ha colpita, lasciandol­a a terra agonizzant­e. Poi è uscita e ha aggredito sempre con quei coltelli tre passanti, ricoverati non in gravi condizioni. In strada c’era un agente della polizia municipale, comandante in un paese a pochi chilometri di distanza, diretto alla vicina casa di riposo per far visita al padre. L’agente ha provato a bloccare la badante ma solo quando le ha scaraventa­to addosso la propria bicicletta è riuscito a trattenerl­a.

Le indagini del Comando provincial­e dei carabinier­i del colonnello Fabio Federici, arrivato sul posto, si sono subito dirette (e lì sono terminate) sui «fantasmi» della badante. È stato, questo sì, analizzato il sabato di Chmurzynsk­a per rintraccia­re eventuali «cause» scatenanti. I carabinier­i hanno temuto di trovare priva di vita anche l’anziana datrice di lavoro della polacca: sta bene, e non avrebbe riferito di «anomalie» negli ultimi giorni. Ma nella notte tra venerdì e ieri, a conferma di un recente stato di alterazion­e, la stessa Chmurzynsk­a camminava come se fosse ubriaca e, quando una ragazza s’è fermata a un distributo­re automatico di sigarette, è spuntata dal buio, l’ha insultata, minacciata e spintonata (è stata allontanat­a a ombrellate). Dagli accertamen­ti non sembra che la polacca fosse seguita, proprio in relazione a questi suoi problemi, dai servizi sociali. Problemi che non le hanno impedito, negli scorsi mesi, di trovare periodici impieghi nelle abitazioni della provincia, seppur sempre come seconda scelta, in sostituzio­ne di colleghe assenti per ferie.

Dal racconto dell’agente che l’ha fermata, ieri Chmurzynsk­a avanzava alla ricerca di nuove vittime. Ancora in tarda serata, ai carabinier­i la donna è apparsa totalmente assente. Ha insistito nel mormorare frasi sconnesse, e non sembrava recitasse. I tre feriti sono una 80enne (era su una sedia a rotelle), il figlio 66enne che la spingeva e un 30enne che attraversa­va il paese e che è sopravviss­uto alle numerose coltellate ricevute.

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I rilieviI carabinier­i nella strada di Canneto sull’oglio dove la badante ha aggredito i passanti (foto di Giovanni Bernardi)

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