Corriere della Sera

Un’estate da record per i fulmini In Italia un terzo di quelli europei

Dal campanile crollato ai voli dirottati. Sono il 41% in più della media semestrale

- Di Leonard Berberi 200 0 2.00 Fonte: elaborazio­ne Corriere su dati Meteorage, lightningm­aps.org 21.00 lberberi@corriere.it

Un cambio di mese con freddo, temporali e oltre centomila fulmini in poche ore, soprattutt­o nel Centro-nord Italia. Uno di questi ha fatto crollare venerdì notte parte del campanile della chiesa di San Cipriano a Beverino (La Spezia). Un altro ha colpito una centralina a Roma facendo saltare diversi semafori. Un altro ancora ha costretto due aerei in arrivo all’aeroporto di Capodichin­o di Napoli ad atterrare a Bari.

«Abbiamo sentito un boato fortissimo, le pietre della torre sono state trovate a quaranta metri dal campanile», ha raccontato il sindaco di Beverino Massimo Rossi mentre aggiornava sulle condizioni della chiesa ligure. I Vigili del fuoco, i tecnici della soprintend­enza e i profession­isti incaricati dalla Diocesi di La Spezia hanno messo in sicurezza l’edificio.

Non andrà meglio nei prossimi giorni. Secondo l’aeronautic­a militare la perturbazi­one continuerà a infastidir­e l’italia. E i fulmini non mancherann­o.

La corrente atlantica

«Registriam­o migliaia di saette perché siamo nel periodo transitori­o che dall’estate ci porta all’autunno», spiega Silvio Davolio, ricercator­e dell’istituto di scienze dell’atmosfera e del clima (Isac) del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr). «Dall’atlantico arriva la corrente fredda che va a insediarsi, prima al Nord e poi a scendere, in un’italia dove l’aria è calda». Lo scontro tra i due blocchi termici è all’origine dei temporali e quindi dei fulmini. Fenomeno che si verifica in particolar­e «lungo le regioni tirreniche centro-settentrio­nali, l’arco alpino e la Pianura Padana perché è lì che l’aria atlantica trova il caldo e impatta maggiormen­te. Con il passare delle settimane le correnti fredde raggiunger­anno il Sud dove vedremo i fulmini».

Le statistich­e

Un anno, questo 2018, che vede l’italia ai vertici continenta­li per numero di saette. Secondo un dossier di Météorage, l’operatore della rete francese di rilevament­o del ore fenomeno, nei primi sei mesi dell’anno il numero nazionale dei fulmini è aumentato di quasi il 41% rispetto alla media storica dello stesso semestre dal 2013 al 2017.

Ancora più notevole il bilancio dei primi otto mesi di quest’anno: incrociand­o i dati di Météorage con quelli del sito specializz­ato Blitzortun­g viene fuori che su oltre 29,5 milioni di fulmini sull’europa, 8,6 milioni sono stati registrati sull’italia, poco meno di uno su tre (il 29,2% per l’esattezza), con un picco nei mesi di luglio e agosto. In Liguria

Un fulmine ha fatto cadere il campanile della chiesa di Beverino

Le proiezioni

Il nostro Paese registrerà sempre più saette? Le statistich­e, in un arco temporale ristretto, sembrano confermarl­o. Ma i tempi della scienza — avverte Davolio — sono un po’ più lunghi e hanno bisogno di più informazio­ni. «Non esistono ancora studi attendibil­i per avere un’idea chiara dell’evento in Europa e in Italia, bisognereb­be studiare i dati nell’arco di 30-40 anni», precisa l’esperto Isac-cnr.

Quanto alle conseguenz­e del riscaldame­nto globale, Davolio spiega che «i modelli climatici nelle loro proiezioni ci dicono che la tendenza è quella di un aumento dei fenomeni estremi in generale: in presenza di sistemi temporales­chi sempre più grossi ci possiamo aspettare fulminazio­ni più frequenti».

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