Via agli abbattimenti dei cipressi di Bolgheri ammalati
Nuova valutazione e a fine settembre i primi interventi di taglio e sostituzione. «Useremo cloni resistenti»
BOLGHERI (LIVORNO) Si sono ammalati di nuovo i cipressi «che a Bolgheri alti e schietti van da San Guido in duplice filar» cantati da Giosuè Carducci in una delle sue poesie (Davanti San Guido) più famose e struggenti. E a settembre il Cnr ha deciso un nuovo consulto per poi stabilire quali tagliare e quali curare.
Da decenni gli alberi, circa 2.400, sono stati attaccati dal terribile seiridium cardinale un fungo patogeno che crea una grave necrosi dei fusti. E per salvarli i ricercatori hanno lanciato agli inizi degli anni Novanta l’operazione clone, ovvero la sostituzione delle piante malate con altre resistenti alla malattia ma geneticamente identiche a quelle originarie per non deturpare la bellezza evocativa di uno dei viali monumentali (i cipressi sono tutelati da un decreto ministeriale) più famosi al mondo. Alcuni alberi, poi, sono stati dotati di un microchip che monitorizza lo stato di salute e avverte gli esperti se ci sono problemi e se il micidiale fungo è tornato.
«Gli interventi inizieranno a fine settembre o inizio ottobre — conferma Roberto Danti dell’istituto per la protezione sostenibile delle piante del Cnr di Firenze —. Un’indagine di alcuni mesi aveva stimato in circa 200 le piante malate e in 40 quelle da abbattere, ma adesso bisogna fare una nuova verifica perché le condizioni potrebbero essere cambiate. Poi valuteremo quanti alberi abbattere e sostituire con i cloni resistenti al fungo e identici ai cipressi del Carducci». Non mancano i problemi. Gli esperti chiedono da tempo controlli più frequenti perché il seiridium cardinale si può combattere se diagnosticato in tempo, evitando l’abbattimento della pianta.
Ma il riordino delle Province ha provocato confusione nell’attribuzione delle competenze. Alcune sono state spostate all’unione dei comuni delle Colline Metallifere che ha sede in provincia di Grosseto, mentre Bolgheri è in provincia di Livorno.
«Il viale di Bolgheri è la vittima emblematica del disastro burocratico provocato da una riforma non conclusa — La scheda
● I cipressi di Bolgheri sono stati celebrati da Carducci
● Sono stati colpiti da anni dal fungo patogeno seiridium cardinale che li uccide spiega Sandra Scarpellini, sindaco pd di Castagneto Carducci e consigliere provinciale —. La strada è provinciale, i cipressi sono quasi tutti privati e in passato era la Provincia a decidere in collaborazione con il Cnr, il Comune di Castagneto e i privati. Adesso le competenze non sono più identificabili e i cipressi del Carducci sono caduti in un limbo dove tutti decidono ma nessuno vuole tirare fuori i soldi. Alla fine è stata la vecchia Provincia, per fortuna, a finanziare gli interventi».
Le competenze
Gli esperti chiedono da tempo controlli più frequenti: il nodo delle competenze