Corriere della Sera

Manca solo Ronaldo

Campioni a punteggio pieno ma il portoghese va ancora in bianco Vittoria sofferta a Parma: Mandzukic segna Gervinho pareggia, decide la rete di Matuidi

- Alessandro Bocci

E sono tre. Come l’anno scorso e come l’anno prima. Tre vittorie nelle prime tre giornate per tre anni di fila, mai era capitato nella storia bianconera. L’ennesimo record della Juve tritatutto. Già in fuga, in attesa della risposta del Napoli e, volendo, della Spal. Allegri si gode la classifica, il resto verrà. Mandzukic, un gol e un assist per Matuidi, è l’emblema della forza dei campioni. Nel mezzo la bella reazione del Parma e il pareggio dell’illusione, firmato con un ginocchio da Gervinho. Cristiano Ronaldo, invece, resta ancora a secco. Tre partite senza gol. Era successo per due volte anche con il Real Madrid, però è una notizia. Non segna e non convince. Un passo indietro rispetto a Chievo e Lazio. Se lui ha capito il mondo Juve, la Juve non ha capito come ser- virlo. I tifosi avversari quasi lo prendono in giro quando non trova il pallone cercando una mezza rovesciata. Cristiano tira tanto (8 volte), ma solo una volta nello specchio della porta e una volta è pericoloso con una serpentina bloccata davanti a Sepe. Si può dare di più. Voleva di più per cancellare la rabbia del premio Uefa finito a Modric ma anche per onorare la presenza in tribuna del suo amico Antonio Costa, primo ministro portoghese. Niente da fare.

Poca roba anche la Juve: lenta, compassata, spesso sfilacciat­a. In ritardo di condizione. Però implacabil­e. Allegri si accontenta. Dopo la sosta, quan- do arriverà la Champions, servirà di più. Il primo tempo, al netto del gol di Mandzukic dopo appena due giri di orologio, è tutto del Parma, che ha il merito di non disunirsi, di non perdere equilibrio e distanze tra i reparti, di conservare la volontà di provare a far male alla regina. Stulac fa girare la squadra e colpisce una traversa, Rigoni si sacrifica nella doppia fase anche se nella ripresa cala e perde Matuidi sul gol decisivo. Il pallone gira rapido, soprattutt­o sulle fasce e la Juve stenta a tenere il passo. L’azione dell’1-1, avviata dall’eterno Gobbi e favorita dal tocco di Inglese, mette a nudo i limiti della difesa bianconera anche se va segnalato che in quel momento la squadra di Allegri è in dieci con Cuadrado a bordo campo per curare un lieve infortunio.

Nel secondo tempo la Juve è più dinamica anche se arruffona. Passa con Matuidi, legittima i tre punti con un palo esterno di Douglas Costa, entrato al posto del tiepido Bernardesc­hi (volenteros­o ma impreciso), ma non riesce a chiudere i giochi. Max negli ultimi dieci minuti inserisce Dybala, escluso per la seconda volta consecutiv­a e tenta con il 42-4. Almeno ha coraggio, anche se Paulo rischia di diventare un caso. Il Parma, dignitoso, lotta sino alla fine. Perde la partita, non certo la faccia. Il suo campionato non passa da notti come queste. Ma se questo è lo spirito, salvarsi non sarà un problema.

Allegri Bene così ma ora serve mettere benzina nelle gambe

D’aversa Spiace per il risultato ma siamo fieri, siamo sulla strada giusta

 ?? (Getty Images) ?? Esultanza Blaise Matuidi, 31 anni, festeggia dopo aver segnato il gol partita a Parma: è il quarto gol in serie A per il francese, 3 in trasferta
(Getty Images) Esultanza Blaise Matuidi, 31 anni, festeggia dopo aver segnato il gol partita a Parma: è il quarto gol in serie A per il francese, 3 in trasferta
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