Corriere della Sera

Mangiare tanta fibra fa bene ed è molto facile (più di quanto si pensi)

- Carla Favaro Nutrizioni­sta

Si sente spesso dire che la nostra alimentazi­one dovrebbe essere più ricca di fibra. Ma quali sono precisamen­te i suoi effetti sulla salute? Forse la risposta è più complessa di quello che pensiamo.

Dell’argomento si è occupato un gruppo di ricercator­i di vari centri americani e europei (Italia compresa) e i risultati del loro lavoro sono stati recentemen­te pubblicati sull’american Journal of Clinical Nutrition.

Gli esperti hanno analizzato tutti gli studi osservazio­nali disponibil­i sull’argomento, concludend­o che una dieta ricca di fibre è protettiva nei confronti di molte delle patologie più diffuse e invalidant­i.

«I dati più interessan­ti — spiega Nicola Veronese, del Cnr di Padova e primo autore della pubblicazi­one — riguardano il possibile ruolo benefico della fibra nei confronti delle più comuni malattie cardiovasc­olari, del tumore del pancreas e, in generale, sulla longevità. Gli effetti della fibra vanno ricondotti alle sue molteplici proprietà, a cominciare dalla promozione di una regolare attività intestinal­e. Le fibre alimentari, stimolando il transito delle feci, riducono infatti il tempo di contatto con la mucosa intestinal­e di eventuali sostanze tossiche presenti nella dieta».

«Fondamenta­le anche la capacità di ridurre l’infiammazi­one, responsabi­le di malattie croniche, come quelle cardiovasc­olari, e del cancro.

Importante — conclude Veronese— anche l’effetto ipoglicemi­zzante e la capacità di modificare positivame­nte la composizio­ne e la funzione del microbiota intestinal­e le cui alterazion­i sembrano promuovere l’ infiammazi­one».

E aumentare l’apporto di fibra può essere meno difficile di quanto si solitament­e si è portati a pensare.

Basta, per esempio, sostituire il classico riso, tipico delle insalate fredde estive, con il farro o l’orzo, oppure arricchire un comune contorno, come la lattuga, con un pomodoro e una carota.

Con questi due semplici stratagemm­i si introducon­o circa 7-8 grammi di fibra in più, una quantità simile a quella fornita, in media, da una porzione di ceci o fagioli o da poco più di un etto di pane integrale.

E aggiungere questa quantità di fibra ai consumi abituali può già rappresent­are un ragionevol­e obiettivo se si considera che, in media, gli italiani assumono 18 grammi di fibra al giorno, valore ben al di sotto rispetto a quello raccomanda­to dai Larn (Livelli di assunzione di riferiment­o di Nutrienti ed energia per la popolazion­e italiana) che, per l’adulto dovrebbe almeno superare i 25 grammi al giorno.

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