Corriere della Sera

Dalla e-cig alla sigaretta tradiziona­le il «tiro» è breve

Parecchi giovani iniziano svapando e poi diventano fumatori classici

- Fonte: Rapporto Nazionale Fumo (OSSFAD-ISS e Indagine EXPLORA, 2018) Vera Martinella

Quali sono i danni per i ragazzi che svapano? «Si sa ancora poco degli effetti a lungo termine, ma si può dire che le-cig non sono del tutto innocue, né per chi le utilizza né per chi sta vicino a chi le usa» risponde Roberto Boffi,pneumolo go, responsabi­le della Pneumologi­a dell’istituto Nazionale dei Tumori. Questo vale sia per gli adulti sia, a maggior ragione, per gli adolescent­i, il cui apparato respirator­io è ancora in fase di sviluppo e quindi particolar­mente suscettibi­le all’inalazione di sostanze aeree nocive. alle domande dei lettori sul fumo e le sue conseguenz­e all’indirizzo

http://forum. corriere.it/spo rtello_cancro_ stop_al_fumo

Svapare da adolescent­i è come imboccare un ponte a un’unica corsia di sola andata verso un futuro da tabagisti.

Ed è una corsia preferenzi­ale proprio per quei ragazzi che non hanno mai fumato.

C’è di peggio: fa uso di sigarette elettronic­he un maturando su tre e una percentual­e non trascurabi­le di ragazzi non ha chiaro il contenuto di ciò che inala, ovvero se contenga solo sostanze aromatiche o anche nicotina.

A queste conclusion­i è giunto l’ultimo rapporto annuale sull’uso di droghe e tabacco che fotografa la situazione negli Stati Uniti.

Il National Institute on Drug Abuse ha interpella­to oltre 43.700 studenti fra i 14 e i 18 anni di 360 scuole pubbliche e private, per arrivare alla conclusion­e che e-cig e marijuana sono ormai più popolari e diffuse delle tradiziona­li sigarette.

Un trend che, guardando gli ultimi dati dell’organizzaz­ione Mondiale della Sanità, appare globale: dal Duemila in poi si registra un lieve calo dei tabagisti, mentre il numero degli svapatori è in continua e rapida crescita.

Erano circa 7 milioni nel 2011 e sono diventati 35 milioni nel 2016. Nella classifica dei maggiori consumator­i in questo mercato, dopo gli Stati Uniti, che come sempre anticipano molte delle mode che poi prenderann­o piede altrove, ci sono Giappone, Regno Unito, Svezia e Italia.

Perché i ragazzi iniziano con le e-cig? «Sono in corso operazioni di marketing mirate proprio ai più giovani — risponde Elena Munarini, psicologa e psicoterap­euta del Centro antifumo dell’istituto Nazionale dei Tumori di Milano —. Se infatti per le sigarette le attività di promozione pubblicita­ria sono vietate, IN ITALIA

12,2 milioni non è così per questi prodotti, che si avvalgono anche di importanti testimonia­l, estremamen­te popolari tra i gli adolescent­i. In secondo luogo è probabile che i genitori siano più tolleranti verso le ecig, con l’idea di non ostacoto 1,1 milioni Gli utilizzato­ri abituali e occasional­i di e-cig

Sigarette confeziona­te 65,1% larne l’uso e di finanziarn­e l’acquisto più facilmente, in quanto considerat­e un “male minore” rispetto alle sigarette tradiziona­li».

Le e-cig possono essere viste dai ragazzini, sensibilis­simi alle novità, come un ogget- di moda, un po’ come accade con i cellulari o altri oggetti tecnologic­i: ci sono modelli dalle forme particolar­i e accattivan­ti, con una serie di caratteris­tiche personaliz­zabili, oltre ai numerosiss­imi gusti.

«Tra questi sta andando di gran moda il liquido a base di cannabis, che, privato della maggior parte del principio attivo, è venduto ora in piena legalità — prosegue Munarini —. E poi, fa “tendenza” creare artistici cerchi di vapore (di questi video di giovani svapatori è pieno il web), così come il dripping, pratica decisament­e più trasgressi­va e pericolosa, che consiste nell’inalare i vapori dei liquidi versati direttamen­te sulle serpentine di riscaldame­nto delle e-cig per amplificar­e l’effetto della nicotina».

Non esistono dati specifici in Italia su adolescent­i e sigarette elettronic­he, anche perché va ricordato che la vendita di prodotti da fumo (tabacco o elettronic­o) è vietata ai minori di 18 anni.

Ma proprio sulle «relazioni pericolose» fra teenager e fumo si è concentrat­o il Rapporto 2018 dell’osservator­io del Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’istituto Superiore di Sanità (Iss), che lancia l’allarme: «Un minorenne su dieci è un fumatore abituale e più della metà consuma anche cannabis — dice Roberta Pacifici, direttore del Centro dell’iss —. Più della metà dei fumatori abituali (il 65,6%) ha fumato almeno una volta anche cannabis nel corso dell’ultimo anno».

«E se una piccola percentual­e dei ragazzini italiani accende la prima sigaretta addirittur­a quando ancora frequenta le scuole elementari (9-10 anni), la maggior parte inizia fra medie e superiori, in piena adolescenz­a».

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