Dalla e-cig alla sigaretta tradizionale il «tiro» è breve
Parecchi giovani iniziano svapando e poi diventano fumatori classici
Quali sono i danni per i ragazzi che svapano? «Si sa ancora poco degli effetti a lungo termine, ma si può dire che le-cig non sono del tutto innocue, né per chi le utilizza né per chi sta vicino a chi le usa» risponde Roberto Boffi,pneumolo go, responsabile della Pneumologia dell’istituto Nazionale dei Tumori. Questo vale sia per gli adulti sia, a maggior ragione, per gli adolescenti, il cui apparato respiratorio è ancora in fase di sviluppo e quindi particolarmente suscettibile all’inalazione di sostanze aeree nocive. alle domande dei lettori sul fumo e le sue conseguenze all’indirizzo
http://forum. corriere.it/spo rtello_cancro_ stop_al_fumo
Svapare da adolescenti è come imboccare un ponte a un’unica corsia di sola andata verso un futuro da tabagisti.
Ed è una corsia preferenziale proprio per quei ragazzi che non hanno mai fumato.
C’è di peggio: fa uso di sigarette elettroniche un maturando su tre e una percentuale non trascurabile di ragazzi non ha chiaro il contenuto di ciò che inala, ovvero se contenga solo sostanze aromatiche o anche nicotina.
A queste conclusioni è giunto l’ultimo rapporto annuale sull’uso di droghe e tabacco che fotografa la situazione negli Stati Uniti.
Il National Institute on Drug Abuse ha interpellato oltre 43.700 studenti fra i 14 e i 18 anni di 360 scuole pubbliche e private, per arrivare alla conclusione che e-cig e marijuana sono ormai più popolari e diffuse delle tradizionali sigarette.
Un trend che, guardando gli ultimi dati dell’organizzazione Mondiale della Sanità, appare globale: dal Duemila in poi si registra un lieve calo dei tabagisti, mentre il numero degli svapatori è in continua e rapida crescita.
Erano circa 7 milioni nel 2011 e sono diventati 35 milioni nel 2016. Nella classifica dei maggiori consumatori in questo mercato, dopo gli Stati Uniti, che come sempre anticipano molte delle mode che poi prenderanno piede altrove, ci sono Giappone, Regno Unito, Svezia e Italia.
Perché i ragazzi iniziano con le e-cig? «Sono in corso operazioni di marketing mirate proprio ai più giovani — risponde Elena Munarini, psicologa e psicoterapeuta del Centro antifumo dell’istituto Nazionale dei Tumori di Milano —. Se infatti per le sigarette le attività di promozione pubblicitaria sono vietate, IN ITALIA
12,2 milioni non è così per questi prodotti, che si avvalgono anche di importanti testimonial, estremamente popolari tra i gli adolescenti. In secondo luogo è probabile che i genitori siano più tolleranti verso le ecig, con l’idea di non ostacoto 1,1 milioni Gli utilizzatori abituali e occasionali di e-cig
Sigarette confezionate 65,1% larne l’uso e di finanziarne l’acquisto più facilmente, in quanto considerate un “male minore” rispetto alle sigarette tradizionali».
Le e-cig possono essere viste dai ragazzini, sensibilissimi alle novità, come un ogget- di moda, un po’ come accade con i cellulari o altri oggetti tecnologici: ci sono modelli dalle forme particolari e accattivanti, con una serie di caratteristiche personalizzabili, oltre ai numerosissimi gusti.
«Tra questi sta andando di gran moda il liquido a base di cannabis, che, privato della maggior parte del principio attivo, è venduto ora in piena legalità — prosegue Munarini —. E poi, fa “tendenza” creare artistici cerchi di vapore (di questi video di giovani svapatori è pieno il web), così come il dripping, pratica decisamente più trasgressiva e pericolosa, che consiste nell’inalare i vapori dei liquidi versati direttamente sulle serpentine di riscaldamento delle e-cig per amplificare l’effetto della nicotina».
Non esistono dati specifici in Italia su adolescenti e sigarette elettroniche, anche perché va ricordato che la vendita di prodotti da fumo (tabacco o elettronico) è vietata ai minori di 18 anni.
Ma proprio sulle «relazioni pericolose» fra teenager e fumo si è concentrato il Rapporto 2018 dell’osservatorio del Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’istituto Superiore di Sanità (Iss), che lancia l’allarme: «Un minorenne su dieci è un fumatore abituale e più della metà consuma anche cannabis — dice Roberta Pacifici, direttore del Centro dell’iss —. Più della metà dei fumatori abituali (il 65,6%) ha fumato almeno una volta anche cannabis nel corso dell’ultimo anno».
«E se una piccola percentuale dei ragazzini italiani accende la prima sigaretta addirittura quando ancora frequenta le scuole elementari (9-10 anni), la maggior parte inizia fra medie e superiori, in piena adolescenza».