Corriere della Sera

L’offerta di FI all’«alleato»: alle Regionali con i nostri in cambio di un sì sulla Rai

In settimana vertice tra Berlusconi e il vicepremie­r

- di Tommaso Labate

«Dopo settembre, che si rinsaldi l’alleanza con la Lega o che si rompa del tutto, nulla sarà più come prima». Se l’è sentita ripetere decine di volte, Silvio Berlusconi, questa cantilena. Sarà per questo che l’ex premier s’è deciso a prendere l’iniziativa e ha capito che il tempo di ritrovarsi faccia a faccia col nemico-amico Matteo Salvini è arrivato. Certo, rimangono ancora da incrociare le agende sue e del vicepresid­ente del partito Antonio Tajani con quella — fittissima — del vicepremie­r e ministro dell’interno. Ma, da Forza Italia, danno per «certo, certissimo, matematico» che i vertici della claudicant­e coalizione di centrodest­ra si ritroveran­no, l’uno di fronte all’altro, già questa settimana. Blitz a parte, escluso che accada oggi o domani. Da mercoledì a sabato, Salvini permettend­o, tutti i giorni sono buoni.

La questione sul tavolo è soprattutt­o una. Andare avanti col vecchio centrodest­ra, come vorrebbe la maggioranz­a di Forza Italia? Oppure cambiare assetto, prendendo atto che i due partiti hanno preso strade diverse e consistenz­e elettorali diverse? Berlusconi cerca un accordo organico. A cominciare dalla garanzia, che lo stato maggiore leghista dovrebbe sottoscriv­ere, che il centrodest­ra si presenterà compatto — e con un candidato governator­e di Forza Italia — al primo assaggio della tornata di elezioni regionali, quelle di Abruzzo e Basilicata. In cambio, è pronto a cambiare atteggiame­nto nei confronti della maggioranz­a su questioni che il blocco Movimento 5 Stelle-lega non è in grado di disbrigare da sola. A cominciare, in ordine cronologic­o, dall’elezione del presidente della Rai. FI, ovviamente, preferireb­be pescare dal mazzo un nome diverso da quello di Marcello Foa. Un identikit, per esempio, simile a quello dell’ex direttore di Raiuno Fabrizio Del Noce (ipotesi ventilata pochi giorni fa da Dagospia) già deputato azzurro e oggi molto amico del leader della Lega.

Ma Salvini ha davvero voglia di rinunciare a Foa? Chi lo conosce bene giura che il vicepremie­r non ha ancora fatto sbollire la rabbia per il mancato sostegno forzista all’ex vicedirett­ore del Giornale. Difficilme­nte, stando a questa chiave di lettura, cambierà idea. Al punto che, capovolgen­do il tavolo, la Lega potrebbe trasformar­e il banco di prova Rai in un «prendere o lasciare» nei confronti dei berlusconi­ani. Della serie, «votate Foa e discutiamo ancora, non lo votate e sarà guerra». Sottotesto, anche alle Regionali.

Certo, l’opzione choc di vedere Lega e FI separate già in Abruzzo sembra sempre più remota. «Diciamo che sul territorio c’è stato un riavvicina­mento rispetto all’estate», mette a verbale il deputato abruzzese Antonio Martino. Qualcuno ipotizza che, visto che anche il centrosini­stra potrebbe correre senza il simbolo del Pd, il voto in Abruzzo possa servire per sperimenta­re una super-lista unica del centrodest­ra. L’anticamera di quel partito unitario che i vertici azzurri, Giovanni Toti a parte, vedono come fumo negli occhi.

E si ritorna al punto di partenza, a questo settembre che lascerà tutto «diverso da com’era prima», almeno nel centrodest­ra. Una sentenza sfavorevol­e alla Lega nel processo sui fondi, con Salvini che a quel punto sarebbe costretto a cambiare nome e simbolo per non chiudere baracca, potrebbe innescare un percorso nuovo. Con la nascita di un partito unitario, oppure con un’alleanza tra la Lega e l’ala filo-salviniana degli azzurri che si stacchereb­be da Forza Italia. Tutti scenari che Berlusconi ha intenzione di sentirsi smentire nell’arco di pochi giorni. E dalla viva voce di Salvini.

Il Carroccio Difficilme­nte Salvini rinuncerà a Foa, che può diventare il banco di prova dell’intesa

 ??  ?? Il blitz a MonzaUno striscione di 100 metri quadrati con la scritta «26th may 2019-Change Europe» è stato srotolato proprio sotto il palco del Gp di Monza durante la premiazion­e. L’iniziativa è stata rivendicat­a dai Giovani leghisti. Il riferiment­o è alle elezioni europee del prossimo anno. «È ora di cambiare l’europa — ha detto Luca Toccalini, coordinato­re dei Giovani leghisti della Lombardia e deputato — menefreghi­sta nei confronti dell’italia»
Il blitz a MonzaUno striscione di 100 metri quadrati con la scritta «26th may 2019-Change Europe» è stato srotolato proprio sotto il palco del Gp di Monza durante la premiazion­e. L’iniziativa è stata rivendicat­a dai Giovani leghisti. Il riferiment­o è alle elezioni europee del prossimo anno. «È ora di cambiare l’europa — ha detto Luca Toccalini, coordinato­re dei Giovani leghisti della Lombardia e deputato — menefreghi­sta nei confronti dell’italia»

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